CRV - Quinta commissione approva piano regionale per case e ospedali di comunità

(Arv) Venezia 10 feb. 2022 –  La commissione Sanità ha approvato a maggioranza, con l’astensione delle opposizioni, il piano regionale di individuazione delle Case di comunità e degli Ospedali di comunità. La delibera di Giunta riorganizza l’architettura territoriale del sistema socio-sanitario veneto con la creazione nel territorio di 99 ‘case di comunità’ (91 finanziate con i fondi Pnrr e 8 dalla Regione) e di 30 ‘ospedali di comunità’. Il piano di programmazione - illustrato dall’assessore regionale alla sanità  Manuela Lanzarin  - fa perno sulle risorse attese dal Pnrr (135 mln per le case di comunità e 73 per gli ospedali comunità) per potenziare la rete dei presidi sanitari e sociali nel territorio regionale. La realizzazione delle case di comunità dovrà consentire, in particolare ai malati fragili e cronici, di accedere a strutture multidisciplinari dove operano medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e assistenti sociali: si prevede una casa ‘hub’ ogni 50 mila abitanti e case ‘spoke’ ogni 30 mila abitanti, nell’ottica di avvicinare i servizi di base ai cittadini. In parallelo, la realizzazione di 30 ospedali di comunità, 8 in più rispetto all’attuale programmazione sanitaria, dovrà dotare il territorio di strutture intermedie a ricovero breve, da 20 posti ciascuno, con l’obiettivo di offrire interventi sanitari di media/bassa intensità clinica, per degenze di breve durata. Il fine - spiega la delibera - è migliorare l’appropriatezza delle cure, aiutare il passaggio dei pazienti dai reparti ospedalieri per acuti al proprio domicilio ed evitare accessi impropri agli ospedali.

La commissione, presieduta da  Sonia Brescacin  (Lega-Lv), vicepresidente  Annamaria Bigon  (Pd), ha analizzato in particolare il ruolo e l’impegno richiesto per i medici di medicina generale, i rapporti tra case e ospedali di comunità e le medicine di gruppo integrate e la questione della disponibilità di personale sanitario e sociosanitario per attivare le nuove strutture. Sono state inoltre approfondite alcune richieste di localizzazione delle nuove strutture intermedie. Qualche perplessità è stata poi espressa sulla capacità delle Ulss di mettere in cantiere tali opere e di rispettare i tempi stretti imposti dal Pnrr, prospettando in alternativa il coinvolgimento di Azienda Zero nelle gare di appalto.

Con la presentazione da parte del primo firmatario Nicola Finco (Lega-Lv) la commissione ha poi dato avvio all’iter legislativo del progetto di legge n. 109 che si prefigge di favorire la vita autonoma alle persone con disabilità mediante l’utilizzo dei cani guida. Due gli obiettivi della proposta di legge, che impegna il bilancio regionale per 100 mila euro l’anno: sostenere con contributi le associazioni autorizzate che operano nell’addestramento e assegnano cani guida per persone affette da disabilità fisica, cognitiva o mentale; e favorire l’accesso dei cani guida, che accompagnano la persona disabile, a luoghi e strutture pubbliche, esercizi pubblici e commerciali e su ogni mezzo di trasporto pubblico regionale e locale. Il progetto di legge sarà discusso e votato nelle prossime sedute.

È stato infine presentato ai consiglieri regionali il disegno di legge, di iniziativa della Giunta, di adeguamento ordinamentale 2022 in materia di sanità e sociale. Il provvedimento interviene con modifiche di aggiornamento e semplificazione legislativa sulle procedure di accreditamento delle strutture sanitarie private, sull’acquisizione di donazioni di beni mobili in sanità, sulla gestione dei bandi e finanziamenti per la ricerca sanitaria finalizzata, sulla definizione degli organi competenti in materia di utilizzo delle acqueminerali e termali, sulla disapplicazione delle norme per l’attività di smielatura da parte degli apicoltori amatoriali, sulle norme funerarie e i tempi di trasferimento della salma per le onoranze funebri. Altre modifiche interessano la concessione gratuita di farmaci di fascia C ai malati gravi (superata dai Lea), e gli adempimenti per la stesura del Piano diagnostico terapeutico assitenziale. Il disegno di legge fornisce inoltre l’interpretazione autentica in merito al riconoscimento della personalità giuridica pubblica delle Ipab ed estende a tutti gli enti iscritti all’albo del servizio civile universale la possibilità di presentare progetti di servizio civile regionale.

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