CRV - Seconda commissione - Sostegno e valorizzazione Alpini. Lotta all’inquinamento atmosferico.

(Arv) Venezia 10 mar. 2022 -   La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere di competenza alla Sesta commissione sulla Proposta di legge n. 88/2021, di cui è primo firmatario Roberto Ciambetti (Lega/LV), “Norme per il sostegno, la promozione e la valorizzazione delle attività e dei valori degli Alpini”. Nel parere rilasciato sono state inserite alcune proposte emendative relative alle materie di competenza della commissione, ovvero in ordine all’art. 2 ‘Disciplina di riferimento per le attività di volontariato delle Sezioni e dei Gruppi dell’A.N.A. del Veneto’, e all’art. 3 ‘Attività di protezione civile delle articolazioni regionali dell’A.N.A’.

“Il Pdl sostiene, promuove e valorizza le attività di volontariato e di protezione civile svolte dal Corpo degli Alpini, peraltro molto presente nella nostra Regione - ha spiegato il presidente Rizzotto, che è tra i promotori della norma – Quando verrà approvato il Pdl n. 54, che innova la disciplina dell’attività di protezione civile, dovrà essere fatto un coordinamento legislativo per armonizzare la materia”.

In Italia sono 13.000 circa i volontari A.N.A. attivi, divisi in quattro Raggruppamenti. Il Veneto fa parte del Terzo Raggruppamento, di cui fanno parte circa 5.000 volontari (alpini del Triveneto: sezioni del Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto), che dispone di materiali d’emergenza, veicoli e attrezzature adeguate a un veloce impiego in caso di necessità. Vengono riconosciute, in armonia con la normativa statale e regionale di settore, le attività e gli interventi dell'Associazione Nazionale Alpini nel territorio montano, in particolare con riferimento alla realizzazione, manutenzione o gestione dei rifugi e bivacchi alpini, dei sentieri alpini, delle vie ferrate o i sentieri attrezzati dei cammini veneti. Nel settore formativo, viene promossa la stipulazione di appositi Protocolli d'intesa tra la Regione del Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e l'Associazione Nazionale Alpini per definire attività educative atte a diffondere i valori culturali, sociali e di tutela del territorio e gli eventi storici dell’A.N.A. e degli Alpini. In ambito culturale, il Pdl valorizza la cultura letteraria, storica e musicale legata al Corpo degli Alpini. Dal punto di vista storico, vengono promossi gli eventi che hanno coinvolto gli Alpini, in particolare nella Grande guerra e nella Seconda guerra mondiale.

 

È stato esaminato il Progetto di Legge Statale n. 7/2021, di cui è primo firmatario Andrea Zanoni (Pd), “Modifica del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, 'Nuovo Codice della strada'”. La commissione ha chiesto alla competente Struttura tecnica regionale e ad ARPAV di approfondire, possibilmente fornendo dati aggiornati, il problema dell’inquinamento da PM10, per poi potersi esprimere con cognizione sul PDLS.

“Il provvedimento – ha spiegato il primo firmatario - cerca di contrastare con maggiore efficacia l’inquinamento atmosferico che, soprattutto nella Pianura Padana, assume una rilevanza allarmante. Nel recente rapporto sulla qualità dell’aria in Europa, l’Agenzia Europea dell’Ambiente ha calcolato per l’Italia 58.600 morti premature dovute alle polveri sottili. La Commissione europea ha già avviato due procedure d’infrazione nei riguardi dell’Italia per la non corretta applicazione della Direttiva 2008/50/CE, in riferimento ai superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite del particolato PM10. Per raggiungere l’obiettivo vengono proposte alcune modifiche al Codice della Strada. Attualmente, le ordinanze di blocco o limitazione del traffico vengono emanate dai singoli Sindaci, risultando così poco efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico. La proposta è quindi di aggiungere i presidenti delle regioni tra le autorità competenti a intervenire in caso di emergenza, favorendo così l’adozione di provvedimenti applicabili in contemporanea e in modo omogeneo su tutto il territorio regionale”.

 

È stata illustrata la Proposta di legge regionale n. 119/2022, di iniziativa del consigliere Enrico Corsi (Lega/LV), “Modifiche alla L.R. 1° dicembre 1989, n. 52, 'Disciplina del demanio lacuale e della navigazione sul lago di Garda’”.

L’obiettivo è salvaguardare il delicato ecosistema del lago di Garda attraverso la prevenzione, la riduzione dell’inquinamento, l’utilizzo sostenibile delle acque e la protezione ambientale. La modifica introduce l’obbligo di pulizia e sanificazione delle carene delle imbarcazioni prima che vengano introdotte nel lago. Le imbarcazioni provenienti da altri specchi d’acqua, infatti, sono potenziali portatrici di microrganismi estranei che possono essere molto pericolosi per l’ecosistema e causare danni di tipo ambientale. Verrà rilasciata apposita certificazione dell’assolvimento dell’obbligo di pulizia e sanificazione.

“La proposta normativa, che è stata suggerita dai Comuni del Lago di Garda e che è molto attesa dal territorio, vuole tutelare il bacino lacustre, che ha una valenza turistica assolutamente strategica per la nostra regione”, ha spiegato Corsi.

Fondamentale sarà l’avvio di un confronto con la regione Lombardia e la provincia autonoma di Trento, per definire un testo normativo condiviso. Sul provvedimento verrà chiesto il parere del CAL, il Consiglio delle Autonomie Locali.

Illustrata, inoltre, la Proposta di legge n. 122/2022, di cui è primo firmatario il vicepresidente Nicola Finco (Lega/LV), “Modifiche e integrazioni alla L.R. 21 novembre 2008, n. 21, 'Disciplina degli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve'”.

Gli impianti a fune sono soggetti a concessione pubblica. Le richieste di rinnovo, ai sensi della L.R. 21/2008, sono molto complicate. Con le modifiche proposte, viene semplificato l’iter di rinnovo della concessione: per un impianto esistente potrà essere rinnovata, nel caso in cui non vi siano state varianti significative all’impianto, mediante la verifica dell’assenza di modifiche alla documentazione richiesta dalla normativa regionale. Solo in relazione a eventuali modifiche sostanziali dell’impianto sarà necessario produrre la documentazione inerente tali modifiche.

“E’ un tema che avevamo già affrontato alla fine della passata Legislatura, ma non è stato possibile completare l’iter normativo per questioni di tempo – ha spiegato il vicepresidente Finco - Si tratta di una semplificazione normativa, di uno snellimento burocratico in ordine al rinnovo delle concessioni, che recepisce le esigenze espresse dai territori”. Sul provvedimento verrà chiesto il parere del CAL.

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