CRV - Seconda commissione – Via libera alla nuova disciplina dell’attività di Protezione civile

(Arv) Venezia 5 mag. 2022  - Acquisito il parere favorevole della Prima Commissione sulla norma finanziaria e votata una proposta di riformulazione della stessa, la Seconda commissione consiliare permanente ha definitivamente licenziato a maggioranza, senza voti contrari, il Disegno di legge n. 54/2021 della Giunta regionale che innova la disciplina dell’attività di Protezione civile. Per l’esame dell’aula, Relatore è stato nominato il presidente della commissione, Correlatore il vicepresidente.

Ricordiamo che il testo normativo, nelle diverse sedute della commissione dedicate, è stato emendato raccogliendo le osservazioni della Giunta regionale e di diversi soggetti portatori di interesse coinvolti: Prefetto di Venezia; Direttore Interregionale dei Vigili del Fuoco di Veneto e Trentino Alto Adige; Presidente e Direttore di ANCI Veneto; referenti del Servizio di Protezione Civile; Presidenti delle Province; referente del Servizio di Protezione Civile della Città Metropolitana di Venezia e Sindaco metropolitano; referenti dei Settori Protezione civile; Sindaci dei Comuni dai 14 mila abitanti in su. Inoltre, sono stati recepiti alcuni emendamenti presentati dai commissari.

È stato completato l’esame del Progetto di legge della Giunta regionale n. 113 “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2022 in materia di interventi per gli edifici di culto, mobilità e sicurezza stradale, governo del territorio, difesa del suolo e ambiente”.

L’articolo 11 del testo normativo verrà ora trasmesso alla Prima commissione per acquisire il parere di competenza sulla clausola di neutralità finanziaria.

La proposta normativa, che non impatta sul bilancio regionale, ha l’obiettivo di mettere a disposizione dei settori produttivi e dei cittadini veneti strumenti normativi efficienti e adeguati. Quindi, anche per il 2022, in continuità con quanto avvenuto negli ultimi anni, vengono inserite norme finalizzate alla semplificazione, manutenzione o all’adeguamento dell’ordinamento regionale vigente, raggruppate per settori omogenei di materie. Nello specifico, il Pdl 113 contiene norme afferenti alle materie di competenza della Seconda commissione.

 

Via libera, con i voti della maggioranza, alla PAGR n. 164/2022, “Piano di vendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) dell'ATER di Padova”, ai sensi dell'articolo 48 della L.R. n. 39/2017.

L’articolo 48 della L.R. n. 39 del 3 novembre 2017, “Norme in materia di edilizia residenziale pubblica”, disciplina l’alienazione del patrimonio ERP di Comuni e ATER. Ai sensi dell’art. 2, la Giunta regionale autorizza l’alienazione degli alloggi e delle relative pertinenze e definisce i criteri per il reinvestimento dei proventi nell’acquisizione e costruzione di nuovi alloggi di ERP, ovvero nel recupero e nella manutenzione straordinaria di quelli esistenti.

In merito al parere espresso alla Giunta regionale, l’ATER di Padova ha approvato la proposta di Piano quinquennale di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che riguarda l’alienazione di 500 alloggi e relative pertinenze, di cui 122 attualmente sfitti, pari al 7% del patrimonio aziendale di ERP complessivo, ubicati in 193 fabbricati, distribuiti tra il Capoluogo e la provincia. L’ATER ha previsto un introito presunto complessivo di 30 milioni di euro, con un prezzo medio di cessione stimato in circa 60 mila euro ad alloggio. I proventi saranno utilizzati per la valorizzazione del patrimonio immobiliare ERP esistente mediante il recupero e l’efficientamento degli alloggi.

Via libera, con i voti della maggioranza, alla PAGR n. 165/2022, “Piano di vendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) dell'ATER di Venezia”.

La proposta approvata dall’ATER di Venezia riguarda l’alienazione potenziale di 983 alloggi e relative pertinenze, di cui 224 attualmente sfitti, pari al 11,25% del patrimonio aziendale di ERP complessivo. L’ATER ha stimato di alienare, nel quinquennio di validità del piano, circa 100 alloggi, di cui 20 sfitti e 80 assegnati, prevedendo un introito complessivo presunto di euro 5.100.000,00 con un prezzo medio di cessione stimato in circa 50 mila euro per ogni alloggio ceduto agli assegnatari, e 55 mila euro per ogni alloggio venduto all’asta. Il ricavato consentirà di recuperare circa 305 alloggi sfitti che potranno quindi essere messi a disposizione delle famiglie in posizione utile nelle graduatorie: 105 alloggi nel Comune di Venezia, con lavori per euro 2.100.000,00, e 200 alloggi nei Comuni della Città Metropolitana di Venezia, con lavori per circa 3 milioni di euro.

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