CRV - Sesta commissione: ok a bilancio attività Esu di Padova, Verona e Venezia

(Arv) Venezia 30 mar. 2022 –           La sesta commissione del Consiglio veneto, presieduta da  Francesca Scatto  (Lega-Lv), ha preso atto delle rendicontazioni sull’attività effettuata dai tre Esu (Enti regionali per il diritto allo studio universitario) di Padova, Venezia e Verona. Sui tre provvedimenti di controllo la vicepresidente della commissione  Elena Ostanel  (VcV) e i consiglieri del Pd si sono astenuti.

Attività e servizi degli Esu – illustrati rispettivamente dal direttore dell’Esu di Padova Gabriele Verza, dal presidente e dal direttore dell’Esu di Verona Claudio Valente e Giorgio Gugole, e dal presidente dell’Esu di Venezia Piergiovanni Sorato e dal direttore Stefano Ferrarese – lo scorso anno sono stati fortemente influenzati dall’andamento della pandemia da Covid-19, con una contrazione delle spese in particolare per mense, servizi abitativi e sussidi vari agli studenti. Lo scorso anno l’Esu di Padova, che ha gestito spese per oltre 17 milioni di euro, ha messo a disposizione 1292 posti letto agli studenti, erogato oltre 566 mila pasti e garantito 149 borse di studio (su 334 domande, delle quali 206 valutate idonee), oltre a servizi di orientamento, assistenza psicologica e psicoterapeutica, servizi culturali, sportivi e di trasporto per gli oltre 70 mila iscritti all’ateneo di Padova, al Conservatorio e agli istituti universitari collegati all’ateneo.

L’Esu di Verona, che offre 438 posti letto nelle nove residenze universitarie a servizio dei quasi 29 mila iscritti all’ateneo scaligero, all’Accademia delle Belle Arti e al conservatorio veronese, ha erogato nel corso del 2021 64 mila pasti, circa metà di quanto preventivato e pari a meno di un terzo dei servizi di ristorazione offerti dalle mense universitarie del polo veronese nel 2019.

L’Esu di Venezia, che offre 704 posti letto per gli studenti di Cà Foscari, Iuav, Accademia Belle Arti e Conservatorio, nel 2021 ha erogato 213 borse di studio (rispetto alle 260 domande idonee), quasi 130 mila pasti (erano 83.489 nel 2020) e dato continuità ai servizi di orientamento, contrasto alla dispersione scolastica, mobilità internazionale, master per gli oriundi veneti, assistenza psicologica e sanitaria (in forte incremento il numero delle consulenze di sostegno). L’ente lagunare per il diritto allo studio è impegnato in un programma di investimenti, in particolare nel nuovo polo residenziale di Marghera.

Un plauso al personale e ai dirigenti dei tre enti per il diritto allo studio universitario è stato espresso dalla presidente Scatto, che ha sottolineato l’impegno e il lavoro svolto a favore degli studenti nell’emergenza pandemica.

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

© RIPRODUZIONE RISERVATA