PORTICI. GREEN SYMPOSIUM: AZIENDE A CONFRONTO SU SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO

Economia circolare, sviluppo e innovazione. Sono questi i temi su cui alcune tra le più importanti aziende del Meridione si sono confrontate in occasione del Green Symposium, un momento di dibattito tra imprese ed enti locali che si è svolto a Portici, presso il museo ferroviario di Pietrarsa, per discutere degli obiettivi di sostenibilità da realizzare nel prossimo futuro. Una sfida che interessa, in primis, il mondo delle Utilities, al lavoro per rivedere il proprio modello di business, privilegiando l’utilizzo di materie prime seconde e la riduzione degli sprechi. E un impegno che riguarda anche il settore idrico, chiamato all’efficientamento delle reti, al revamping degli impianti e al recupero dei fanghi di depurazione: una direzione verso cui Gori è già in cammino. Nell’ambito della sessione a cura di Utilitalia, infatti, l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello, ha illustrato l’impegno sostenibile portato avanti dall’azienda. Gori, che si occupa della gestione del servizio idrico integrato in 74 comuni della Campania, su un territorio di circa 900 chilometri quadrati, ha fatto della sostenibilità l’humus su cui edificare il proprio operato, senza perdere di vista il contesto di riferimento, complesso e articolato. “Mettere in pratica i modelli di economia circolare vuol dire, in primis, declinare queste esigenze attraverso l’innovazione tecnologica e il fabbisogno di investimenti – sottolinea Vittorio Cuciniello – Il parco infrastrutturale del Sud Italia, infatti, necessita di interventi importanti per la riduzione delle perdite idriche, il potenziamento del servizio depurativo e l’efficientamento degli impianti: azioni che Gori sta già portando avanti con l’obiettivo di raggiungere i primi significativi risultati già nel prossimo triennio”. È proprio grazie all’innovazione tecnologica, infatti, che durante i primi 8 mesi del 2021 Gori è riuscita ad ottenere un’ulteriore riduzione delle perdite idriche, che attualmente si attesta intorno al -3%: un parametro che l’azienda intende portare a -20% entro il 2024, grazie anche alla distrettualizzazione e digitalizzazione delle reti, e al costante monitoraggio effettuato attraverso l’analisi delle fonti di approvvigionamento. Ma l’acqua è anche una risorsa da depurare, attraverso il completamento delle reti fognarie, che sta divenendo realtà grazie ad una proficua sinergia con tutti gli enti competenti, e una gestione  sostenibile della depurazione, che punti sempre di più alla riduzione e al recupero dei fanghi per la produzione di energia alternativa.

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