Quatar(mila) pass con... l’uomo che è andato di corsa da Lecco a Genova (Parte 3 di 3)

Terza puntata Nella cornice bucolica del parco Negretti si chiude la video intervista a Roberto Crippa che racconta le avventure precedenti alla sua sua ultra maratona: 200 chilometri in 43 ore. Quali sono le differenze tra un’ultratrail fatta in Pianura Padana e una realizzata sugli Appennini?

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Le sensazioni della partenza e le emozioni dell’arrivo: incomparabili ma senza dubbio intense. Perché nel primo caso ti prepari a una sfida che ti immagini, ma della quale ancora sai pochissimo e perlopiù si tratta di numeri: 203 chilometri in 43 ore e 20 minuti. Nel secondo invece, quella sfida l’hai vissuta fino alla fine, ci hai sofferto e gioito, ci sei stato dentro senza se e senza ma e ti prepari a farla diventare una storia.

Roberto Crippa ci ha raccontato le sensazioni dell’arrivo, a Genova, tra l’acquario e l’attrazione turistica della nave dei pirati e le ha messe in parallelo con quelle della partenza, in questo caso dal lungo lago di Lecco. «Una partenza che ha avuto un bel seguito - aggiunge Crippa - non me lo aspettavo, probabilmente perché le persone si sono immedesimate in quello che stavo per fare».

Ma tra la partenza e l’arrivo c’è un tragitto lungo 203 chilometri e fatto di terreni misti, alcuni più semplici da percorrere, altri più complessi. Per scoprire su quanti tipi diversi di terreno ha corso Roberto Crippa e se lo aspettano altre impensabili avventure nel futuro, non vi resta che premere play.

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