Società e Costume
Martedì 15 Giugno 2010
Patrizia D'Addario rincara la dose:
«Farò altri nomi in un nuovo libro»
A un anno dall`intervista al «Corriere della Sera», che fece conoscere all`Italia il suo nome, Patrizia D`Addario si è raccontata in esclusiva a «Vanity Fair». «Io non ho preso la busta da diecimila euro per le quali le altre erano lì. Quello era prostituirsi. E non ho venduto il mio silenzio. Chi l`ha fatto ora vive a Roma, riverita. Io non torno nemmeno più a casa».
Sul rapporto con la figlia ha detto: «Prima deve sapere come ho avuto mia figlia. Il padre, che fino al giorno prima era al mio fianco, dopo il parto mi ha dato un biglietto con un numero di telefono: era dell'associazione da chiamare per darla in adozione. Poi è tornato dalla sua ex moglie e, quel giorno stesso, le ha dato un mega assegno. A lei l`assegno, a me il numero di telefono. Ci sono tornata insieme quattro anni dopo per mia figlia, perché avesse un padre, perché lui provvedesse a lei, ma ho sbagliato».
La D'Addario spiega come sua figlia ha reagito alle sue rivelazioni: «All`inizio si è arrabbiata. Finché una mattina, mentre stavo dormendo, ho sentito che mi stava coprendo di baci. Mi diceva che aveva capito che io avevo detto la verità e che questo era stato un atto di coraggio».
Tanti la considerano con disprezzo una prostituta, ma la donna a sua discolpa ha affermato: «Io non sono andata là per i soldi, tant`è che la prima sera non sono rimasta. Non ho preso la busta da diecimila euro per le quali le altre erano lì. Quello era prostituirsi. E non ho venduto il mio silenzio. Chi l`ha fatto ora vive a Roma, riverita. Io non torno nemmeno più a casa. Sono stata una escort qualche volta, mi ci ha costretta il mio ex, con la violenza. Ci sono delle cose su quelle serate che non sono ancora venute fuori, ma le racconterò nel mio secondo libro. Alcuni di quei signori che stanno in tv e mi chiamano prostituta c`erano, loro sì con le prostitute e io lo so che cosa hanno fatto. E lo dirò, se me lo lasciano dire».
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