E' boom di detenuti "padani"
Sempre meno meridionali in cella

Il rapporto dell'associazione Antigone smonta una convinzione radicata e dimostra che ormai il Nord delinque come il Sud. Nel 2001 i detenuti lombardi erano un terzo dei campani, ora sono quasi pari

MILANO - Nelle carceri italiane è boom di detenuti di origine settentrionale o meglio "padana", visto che sono invece stabili le presenze dietro le sbarre dei veneti. Crollano, a sorpresa, le presenze di detenuti meridionali.
E' quanto emerge dal settimo rapporto di Antigone sulle condizioni carcerarie secondo il quale il nord "produce" ben 9.782 detenuti, ossia quasi il 15% del totale dei detenuti e il 25% degli italiani in galera: non sono mai stati così tanti nella storia penitenziaria italiana. Basti pensare che nel 2001 i detenuti nati in Lombardia erano poco più di un terzo rispetto a quelli nati in Campania e che oggi sono pochi di meno.
Crollano, invece, le presenze di detenuti pugliesi, campani, calabresi, siciliani, sardi mentre crescono moltissimo i detenuti emiliani e toscani. I detenuti del centro Italia sono 9.291, quelli del sud e delle isole 17.612.
E, in totale, il centro-nord ha addirittura più detenuti del centro-sud. Singolare il fatto che a "crollare" sia il numero di detenuti delle 4 regioni del sud più a rischio di presenza di criminalità organizzata: Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, che producono 17.439 detenuti, ossia il 25% del totale. Erano addirittura 25.668 nel 2001, ossia poco meno del 50% del totale, stranieri compresi.

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