Reggiseni per regine e vip: è crisi
ora si sceglie l'intimo low cost

Bilanci in rosso per la ditta che fornisce i corsetti a Elisabetta II ma anche a personaggi del cinema e dello spettacolo. La colpa della crisi nel fatto che per la lingerie si scelgono capi fini e di moda ma a prezzi contenuti

LONDRA - Crisi a tutti i livelli, anche per l'intimo. Infatti è guerra dei reggiseni e chi ci perde è il corsettaio della Regina: Rigby e Peller, la mitica ditta ufficiale che veste sotto i vestiti Elisabetta II ma anche stelle del palcoscenico e del grande schermo e teste coronate fuori e dentro i confini di Gran Bretagna, rischia di finire vittima della crisi.
Si servono da Rigby and Peller Gwyneth Paltrow e Scarlett Johannson ma anche Isabella Rossellini, Sophie Dahl e la trasgressiva Lady Gaga che qualche mese fa si è persa tre set di lingerie della nuova collezione speditele per un'apparizione su Mtv. Un servizio di alta classe dunque, esclusivo, forse troppo.
Però quest'anno le cose non vanno per il verso giusto:  i libri conti di Rigby e Peller risultano di 214 mila sterline in rosso. Un risultato deludente per la premiata ditta a conduzione familiare che si vanta di "aver salvato più di un matrimonio" e che solo l'anno scorso aveva realizzato un profitto di 168 mila sterline.
Dov'è dunque il problema? Oltre ad aumentare il suo raggio di azione, il corsettaio di Elisabetta ha aumentato anche la gamma di prodotti, ma lo ha fatto nei giorni dell'austerity e in un momento di intensificata concorrenza nella gamma low cost: le massaie britanniche, anzichè spendere decine o centinaia di sterline in raffinati prodotti su misura, preferiscono contenere il budget comprando a pochi 'pound' nei grandi magazzini.

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