Salumi italiani imbattibili
Sconfiggono wurstel e bacon

Vola l'export degli incattati nostrani facendo registrare un +14%. Ma oltre al dato tendenziale, quello che conta è avere sfondato in mercati tipici come quello tedesco e britannico, che dimostrano di gradire di più le golosità italiane rispetto ai loro tradizionali prodotti

ROMA - Battere i wurstel e il bacon nei loro Paesi d'origine non è stato facile, ma è successo, a dimostrazione che i prodotti gastronomici italiani sono imbattibili.
Se nel primo semestre di quest'anno l'export di salami, prosciutti, pancette, mortadelle e altri insaccati nostrani ha fatto registrare un considerevole +14%, ma è l'analisi nel dettaglio dei dati a dare le maggiori soddisfazioni ai maestri dell'arte salumiera.
Infatti si registra un +15% dell'esportazione di salsicce in Germania, la roccaforte dei wurstel, e un +6% di acquisti di pancetta in Gran Bretagna, la terra della tradizione del bacon.
Il trend migliore del primo semestre di quest'anno è stato quello delle mortadelle e dei wurstel, attestatosi sul +21%, mentre la parte naggiore delle esportazioni gastronomiche del settore riguarda ovviamenete il prosciutto crudo, che rappresenta il 43% dell'export globale di salumi.
Ma per i produttori non è tutto rose e fiori: secondo Coldiretti infatti, le disfunzioni della filiera produttiva e distributiva fanno sì che solo il 13% di ogni euro speso dai consumatori per acquistare insaccati finisca nelle tasce degli allevatori.
D'altronde la carne di maiale, sia fresca sia insaccata, è la preferita dagli italiani rispetto alle altre: in media ne consumiamo infatti 31 chilogrammi all'anno. 

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