La dieta mediterranea
patrimonio dell'umanità

È stata iscritta dall'Unesco nell'elenco del patrimonio culturale immateriale dell'umanità. Un riconoscimento importante per quel modo di mangiare che premia l'equilibrio e la varietà dei cibi. La spaghettata della Coldiretti al Campidoglio

ROMA Giustizia è fatta, il fast food non può reggere il confronto. La dieta mediterranea é stata iscritta dall'Unesco nell'elenco del patrimonio culturale immateriale dell'umanità. Un riconoscimento importante per quel modo di mangiare che premia l'equilibrio e la varietà dei cibi. «La chiamerei filosofia alimentare e non dieta mediterranea perché si tratta di uno stile di vita». Lo affermano con convinzione Federico Quaranta e Nicola Prudente, conduttori di «Decanter», programma di enogastronomia di Radio 2. «E' uno stile di vita - proseguono - che ti permette di consumare i pasti seduti a tavola evitando la fretta e le distrazioni esterne. Mangiare mediterraneo significa anche stare in compagnia, socializzare con chi è a tavola con te per avere la possibilità di sentire i sapori e comunicare agli altri le proprie emozioni».
Gusto a parte, sono tanti gli effetti sulla salute della dieta mediterranea. «Mangiare mediterraneo aumenta la longevità e allontana i tumori». Così esordisce Benvenuto Cestaro, professore di chimica biologica e biochimica della nutrizione presso la facoltà di Medicina dell'Università di Milano. «I vantaggi per la salute nascono dal fatto che questa dieta utilizza tanta frutta e verdura, elementi che posseggono fattori protettivi. Così come l'olio d'oliva, ricco di nutrimento e di sostanza protettive».
Alimenti ricchi di fibre (cereali, legumi, frutta e verdura), di minerali e antiossidanti, olio d'oliva, pesce e carboidrati, oltre a dare il giusto contributo energetico giornaliero, costituiscono una sana e nutriente dieta.
«La dieta mediterranea prevede pochi grassi e soprattutto il giro della quattro stagioni prevede che ci sia una varietà di cibi fondamentale per la salute dell'uomo. Mangiare i prodotti di stagione - continua Cestaro - è molto importante». «La nostra cultura avanzata - conclude Cestaro - ci permette di mangiare con il contorno, fondamentale per riprendere quelle vitamine perse con le carni rosse, e di colorare i piatti per il piacere di mangiare. Insomma, mangiare distesi è importante anche per la digestione perché lo stress rallenta il processo digestivo».
Per celebrare il riconoscimento della dieta mediterranea fra i patrimoni immateriali dell'umanità per l'Unesco, ieri mattina la Coldiretti ha organizzato in piazza Campidoglio una «spaghettata doc» cui ha partecipato il sindaco Gianni Alemanno, fotografato mentre addenta una forchettata di pasta e pomodoro. Per l'occasione la Coldiretti ha voluto ricordare come proprio i prodotti che compongono la dieta mediterranea siano la locomotiva che traina l'export italiano, con un aumento del 9% nelle esportazioni in quantità, registrato nei primi sette mesi dell'anno.

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