Una telecamera nella testa;
performance-choc negli Usa

Un artista e insegnante universitario si è fatto impiantare una microtelecamera nella testa per riprendere tutto quanto avviene alla sue spalle. La porterà per un anno intero e le riprese fanno parte di un progetto d'arte moderna

NEW YORK - Wafaa Bilal, artista visivo di origine irachena e professore alla New York University, si è fatto impiantare in testa una telecamera digitale spessa meno di 2,54 cm e dal diametro di 5 cm.

La porterà per un anno intero, come se fosse un terzo occhio che registra tutti ciò che succede alle spalle dell'artista a intervalli di un minuto per 24 ore al giorno.

L'impianto è legato a un progetto commissionato all'artista dal Mathaf, il museo arabo di arte moderna che aprirà a Doha in Qatar il 30 dicembre.
 I dettagli del progetto, chiamato "The 3rd I" saranno svelati all'anteprima del 15 dicembre, quando sarà lanciato anche il sito web www.3edi.com.

Secondo Bilal "il progetto fa emergere importanti riflessioni di carattere estetico, sociale, politico, tecnologico e artistico".

Il progetto fonde la tradizione dell'arte performativa con l'arte digitale, la fotografia e la body art. Le ripresa della telecamera saranno proiettate sui muri del museo.

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