"Il sole è mio, per usufrutto"
Spagnola sigla l'atto dal notaio

Singolare contratto, firmato davanti al notaio, con cui una spagnola si è dichiarata proprietaria dell'astro per usufrutto "visto che da 5 miliardi di anni non se ne conoscono altri"

MADRID - Non si può dire che manchi d'iniziative e originalità.
Così  Angeles Duran, che risiede nel comune galiziano di Salvaterra de Mino,  si è dichiarata, davanti a un notaio, proprietaria del Sole "per usufrutto", dato che da 5 miliardi di anni non se conoscono di altri.

Come riporta il quotidiano spagnolo La Voz de Galicia, il notaio in questione ha dovuto consultare il proprio collegio professionale prima di estendere l'atto: ora resta da iscrivere la nostra stella sul catasto spagnolo, che tuttavia "non ha alcuna giurisdizione sul sistema solare".

Secondo Duran esiste una convenzione che proibisce ai Paesi di dichiararsi propietari di corpi celesti, ma che non si applica ai privati: uno statunitense si sarebbe appropriato in tal modo della Luna e della maggior parte dei pianeti, dimenticandosi però della "stella di classe spettrale G2 che si trova alla distanza media dalla Terra di 149,6 milioni di chilometri", come recita l'atto notarile.

Duran, perito legale, non è nuova a tali iniziative: nel 2008 dichiarò di aver registrato i diritti di uno spartito musicale che riproduceva il celebre l'urlo di Tarzan, battezzato appropriatamente "La chiamata"; con la collaborazione di un amico musicista e un programma informatico, ha inoltre composto una partitura di 138.859 pagine, la più lunga del mondo: per interpretarla servirebbero 180 giorni.

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