Wikileaks: il principe Andrea
insulta Usa, Francia e giornalisti 

Dal fiume di rivelazioni del sito corsaro anche una serie di gaffe di un membro della casa reale inglese, il principe Andrea: nel mirino alcuni stati amici per alcuni affari di aziende britanniche non andati in porto

LONDRA Imbarazzo e gaffe. Ogni ora, ogni giorno arrivano notizie fresce, storie non sempre esemplari sui grandi.
Così le fughe di notizie di Wikileaks non risparmiano neanche la famiglia reale inglese. In particolare il principe Andrea che da uno dei dispacci diplomatici americani pubblicato dal Guardian non ne esce certo con onore: nel documento in questione il terzogenito della regina Elisabetta proferisce una serie di affermazioni "al limite della volgarità" in Kirghizistan contro la Francia, gli Stati Uniti e i giornalisti.
 L'episodio è illustrato dall'ambasciatrice degli Stati Uniti in Kirghizistan, Tatiana Gfoeller. Gfoeller riferisce di una colazione di uomini di affari britannici e canadesi riuniti nell'ottobre 2008 in un hotel di Bichkek, la capitale kirghiza, intorno al principe che è anche rappresentante speciale del Regno Unito per il commercio internazionale.
"I sudditi della madre sua Maestà seduti intorno alla tavola sono arrossiti" all'evocazione "dell'imbecillità" degli inquirenti britannici che non sono riusciti a far andare in porto un importante affare fra le società Al Yamamama e Bae Systems, con il pretesto che un principe saudita avrebbe percepito delle commissioni".
Ascoltando le testimonianze degli astanti sulla corruzione endemica in Kirghizstan, il principe Andrew esclama: "Ma è la Francia sputata". Secondo l'ambasciatrice, l'auditorio "è sul punto di applaudire" quando l'augusto invitato denuncia "i reporter del Guardian che ficcano il naso dappertutto con il rischio di complicare il compito degli uomini d'affari britannici".
I convitati giubilano quando giustifica in maniera sorprendente la debole performance commerciale americana in Kirghizstan: "E' che non capiscono la geografica. Non ci hanno mai capito niente. Mentre nel Regno Unito, noi abbiamo i migliori professori di geografia del mondo".

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