Fate polpette, frittate e macedonie
per non buttare gli avanzi di Natale

Un terzo dei piatti preparati per le feste finisce nell'immondizia. Lo sostiene la Coldiretti che suggerisce come riciclare il cibo avanzato e dare in questo modo un segnale di sobrietà e di salvaguardia dell'ambiente

E` rimasto sulle tavole oltre un terzo delle portate preparate per la vigilia e per il pranzo di Natale, per un valore di circa un miliardo che rischia di finire nel bidone della spazzatura.
E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che ad essere gettati sono soprattutto i prodotti già cucinati e quelli piu` deperibili come frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati.
Secondo la Coldiretti polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia sono un'ottima soluzione per utilizzare gli avanzi secondo le preziose ricette della nonna.
In un momento di difficoltà economica è infatti importante raccogliere l'invito alla sobrietà e - sottolinea la Coldiretti in una nota - ad utilizzare la fantasia e il tempo libero delle feste per recuperare con gusto i cibi rimasti sulle tavole. Una usanza molto diffusa che nel passato ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come - precisa la Coldiretti - la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta o le bragiole di carne, involtini ottenuti dal rostbeef avanzato con l'aggiunta di salame e formaggio.
Recuperare il cibo è una scelta che - conclude la Coldiretti - fa bene all'economia e all'ambiente con una minore produzione di rifiuti in un momento come le festività di Natale in cui peraltro c'è una maggiore disponibilità di tempo libero e sono in molti a cogliere l'occasione per dedicare un po' più di tempo ai fornelli.

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