Consumatori, caos sulla crisi:
"saldi subito, ma non bastano"

Associazioni dei consumatori sempre più pessimiste: le vendite natalizie sono state un incubo, meno 12% rispetto ai 12 mesi precedenti. Invocano i saldi ma per il Codacons non saranno sufficienti: saranno un flop perché molti non avranno comunque i soldi necessari

Le vendite natalizie sono andate peggio del previsto e bisognerebbe iniziare subito la stagione dei saldi.
Lo sostengono Federconsumatori e Adusbef, secondo cui la stima sulla spesa per il Natale "si aggirava intorno ai 5,5 miliardi di euro, ma il primo consuntivo indica un ammontare che sfiora appena i 5 miliardi, con una caduta dei consumi del 12% rispetto all'anno scorso".
 "Gli unici settori - affermano le associazioni dei consumatori - che hanno resistito al crollo sono stati l'editoria, rimasto stabile, e l'elettronica di consumo, con un debole +1% (inferiore al +3% previsto). Si confermano in negativo invece l'abbigliamento e le calzature (-14%), i mobili, l'arredamento per la casa e gli elettrodomestici (-21%), la profumeria e la cura della persona (-9%), i giochi, giocattoli e lo sport (-2%) e perfino il settore alimentare (-2%)".
"È ora - sottolineano Federconsumatori e Adusbef - di mettere al bando ogni provincialismo e iniziare a ragionare. Visto il persistente e drammatico crollo dei consumi questo Natale, non si capisce che senso abbia attendere ancora il 6 gennaio. È ora di avviare i saldi".
Ma anche su questi incombe la paura e la possibilità di una nuova, pesante ricaduta della crisi: secondo il Codacons i saldi invernali al via il 2 gennaio saranno "un flop", con vendite "in picchiata" fino a -20% e solo la metà delle famiglie coinvolta negli acquisti. Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, secondo cui "l'altra metà delle famiglie non avrà budget da dedicare a nuovi acquisti". In discesa anche la spesa procapite durante i saldi, "che si attesterà tra i 130 e i 150 euro a persona (considerati gli aumenti dei prezzi rispetto ai saldi 2010)".

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