Saldi: in Lombardia al via il 6
Un budget di 165 euro a testa

La spesa maggiore a Varese, ma monzesi i più interessati agli sconti. Un milanese su quattro ha già acquistato i capi desiderati fuori dai saldi. Bergamo è la provincia meno colpita dalla corsa agli "affari"

MILANO Giovedì 6 gennaio prenderanno il via i saldi anche in Lombardia e la Camera di Commercio di Monza e Brianza stima una spesa di circa 550 milioni di euro con un budget medio di 165 euro ad acquirente adulto. In base all'indagine «Le famiglie della Brianza e lombarde e il Natale», realizzata in collaborazione con DigiCamere, la provincia lombarda dove è attesa una spesa media maggiore è Varese (quasi 180 euro), ma sono i monzesi i più interessati allo shopping scontato, mentre un milanese su quattro ha già acquistato i capi desiderati fuori dai saldi. Bergamo è la provincia meno colpita dalla corsa ai saldi. Lì solo il 42% delle famiglie aspetta gli acquisti scontati e la spesa media attesa è di 152 euro ad acquirente.
Tra i lombardi sono gli Under 35 i più interessati ai capi scontati, per una spesa media di oltre 176 euro, mentre per gli anziani il budget si ferma a circa 119 euro. La metà dei lombardi è interessata agli acquisti di cappotti, stivali e di altri capi o accessori "curati" a lungo dalle vetrine. Sono i lombardi con un reddito medio a spendere di più per abbigliamento e calzature scontati (178 euro), mentre la spesa per i nuclei familiari a basso reddito si ferma a poco più di 140 euro ad acquirente. «I saldi in questo momento - commenta Giuseppe Meregalli, vicepresidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - rappresentano l'opportunità per rilanciare i consumi e quindi dare slancio all'economia sono inoltre un'occasione per rafforzare l'alleanza fra consumatori e commercianti».
Secondo il segretario generale dell'Adiconsum di Milano, Tommaso Di Buono, la normativa sui saldi è però ormai «senza senso» perché il periodo degli sconti è preceduto da una stagione sommersa di pre saldi durante la quale i commercianti invitano i clienti più affezionati a un'anteprima delle promozioni. «E' arrivato il momento - commenta - di liberalizzare realmente e progressivamente il mercato, a tutela dei consumatori e dei commercianti seri che non usano sotterfugi o fanno concorrenza sleale. Ognuno deve essere libero di praticare gli sconti che vuole, quando vuole. Su questo tema abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo di confronto a Confcommercio e Confesercenti».

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