Società e Costume
Giovedì 03 Febbraio 2011
«I fantastici viaggi di Gulliver»
con l'iPhone e contro il robot
La trasposizione del romanzo di Swift tra tecno e 3D ricorda solo lontanamente il noto racconto settecentesco: si basa sulla comicità di Jack Black e su alcuni effetti speciali della visione tridimensionale più che sul fascino di mondi sconosciuti come Lilliput
L'ultima trasposizione cinematografica del famoso romanzo di Jonathan Swift, «I fantastici viaggi di Gulliver», ricorda solo lontanamente il noto racconto settecentesco. Girato in 3D e diretto da Rob Letterman, il film, in uscita domani nelle sale, si basa sulla comicità di Jack Black e su alcuni effetti speciali della visione tridimensionale più che sul fascino di mondi sconosciuti come Lilliput.
Gulliver è un impiegato dell'ufficio posta di un famoso giornale, perdutamente innamorato, ma non ricambiato, della capo redattrice della sezione Viaggi (Emily Blunt). E proprio per conquistare la ragazza dei suoi sogni Gulliver si finge un redattore avventuroso e viene mandato a esplorare il triangolo delle Bermuda.
Da lì inizia la sua grande avventura, prima come "mostro" catturato dai lillipuziani e poi come eroe del popolo di piccoli ometti che salva grazie alla sua statura e al coraggio con il quale conquisterà la sua "principessa".
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