Salvare Pompei: fondi Ue
e una sottoscrizione pubblica

Mercoledì 26 il commissario europeo Johannes Hahn sarà in visita a siti archeologici e si prevede che darà il via all'erogazione di 105 milioni per i restauri - In arrivo anche altri fondi

ROMA -  Il commissario europeo Johannes Hahn sarà mercoledì 26 a Pompei per verificare lo stato della messa in sicurezza del sito archeologico e, si spera, dare il via libera all'erogazione di 105 milioni di euro per i restauri necessari. Ad annunciarlo è il sottosegretario con delega su Pompei Riccardo Villari, che per l'occasione lancia anche il suo appello "Save Pompeì" rivolto a tutti coloro che, dentro e fuori il nostro paese, sono
disponibili a mettere a frutto la loro intelligenza per questo
patrimonio "di cui noi siamo solo i custodi nel mondo, non i
proprietari".
 Se arriverà il disco verde per i 105 milioni (che contrariamente a quanto indicato inizialmente saranno tutti destinati a Pompei e non divisi in più siti), spiega Luigi Mainati, direttore generale delle antichità, ci sarà un'accelerazione dei progetti, con la messa in bando di tutte le opere necessarie, partendo da un elenco di prioprità. A questi fondi, si potrebbero poi aggiungere altre risorse. "C'è la disponibilità dell'Unione nazionale
Industria conciaria - ricorda Villari - quella di 200 milioni in 10 anni degli imprenditori francesi, a patto però che si lavori molto sull'esterno del sito", in termini di servizi e accoglienza. "Il 28-29 ottobre poi verrà sottoscritta una convenzione tra il Mibac e l'Unesco proprio per Pompei".
 

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