Un Halloween con Dylan Dog
al Museo del fumetto di Milano

Ospitando fino all'11 dicembre una mostra sensazionale come «Dylan Dog - 25 anni nell'incubo», «Wow Spazio Fumetto», il Museo del fumetto di Milano, non poteva esimersi dall'offrire a tutti un Halloween assolutamente esclusivo. Lunedì 31 ottobre sarà infatti l'affascinante "indagatore dell'Incubo" il padrone di casa per una serata davvero da non perdere all'insegna del terrore, dell'incubo e del mistero

MILANO Ospitando fino all'11 dicembre una mostra sensazionale come «Dylan Dog - 25 anni nell'incubo», «Wow Spazio Fumetto», il Museo del fumetto in viale Campania 12 a Milano (infoline 02-49.52.47.44 / 745 / 746, biglietti a 7 euro, ridotti a 4), non poteva esimersi dall'offrire a tutti un Halloween assolutamente esclusivo.
 Lunedì 31 ottobre sarà infatti l'affascinante "indagatore dell'Incubo" il padrone di casa per una serata davvero da non perdere all'insegna del terrore, dell'incubo e del mistero. Durante la visita guidata alla mostra, infatti, un visitatore farà una "brutta fine"... Gli altri componenti del gruppo, nella più classica tradizione del giallo vittoriano ma anche in un complicato rimando di indizi dylandoghiani, dovranno darsi da fare per capire chi ha colpito la vittima e quale sia stato il movente che lo ha portato a compeire un delitto tanto efferato. Alla fine, quando il mistero verrà svelato dal più attento tra tutti gli avventori, si festeggerà l'inizio della serata più inquietante dell'anno con un aperitivo a buffet. Tutti sono invitati a partecipare in abbigliamento adeguato: sono benvenuti licantropi, vampiri, scheletri e naturalmente tutti i mostri contro cui Dylan ha lottato in oltre 25 anni di avventure.
Questo 2011 festeggia un anniversario importante nel mondo del fumetto. Venticinque anni fa usciva infatti il primo numero di una testata destinata a dare una svolta decisiva al fumetto italiano conquistando anche i lettori più distanti dal genere: «Dylan Dog», la fortunata serie creata da Tiziano Sclavi ed edita da Sergio Bonelli Editore (già editore di Tex Willer, Martin Mystere, Zagor) con protagonista un affascinante indagatore che si muove nel mondo dell'incubo, del paranormale e del surreale.
WoW Spazio Fumetto festeggia questa ricorrenza in collaborazione con Sergio Bonelli Editore e Dylan Dog Fans Club con un omaggio davvero unico: una mostra che propone un avvincente viaggio nella storia della testata e del personaggio, alla scoperta dei segreti più nascosti di ogni protagonista e degli autori, disegnatori e  sceneggiatori, con tavole originali, gadgets, memorabilia, manifesti cinematografici e ogni serie di "reliquia" che riguardi il fascinoso Indagatore dell'Incubo. La varietà del materiale esposto, la ricchezza della selezione di originali e gli allestimenti scenografici rendono questa mostra il regalo di compleanno ideale per la creatura di Tiziano Sclavi.
La mostra è ovviamente dedicata a Sergio Bonelli "decano" del fumetto italiano ed editore coraggioso, recentemente scomparso, che ha sempre creduto nel fumetto in tutte le sue declinazioni, dall'avventura classica a quella fantasy. Tex Willer e Dylan Dog ne sono la dimostrazione!
 La mostra è suddivisa in tre sezioni attraverso le quali il visitatore può addentrarsi sempre più nel cosiddetto fenomeno Dylan Dog. La prima sezione è dedicata al protagonista, alla sua storia editoriale e ai suoi autori, al mondo che lo circonda e alle avventure che ha vissuto. La seconda sezione ripercorre le tappe del grande successo che ha avuto nel nostro Paese, principalmente nei primi anni Novanta, mentre la terza offre uno spaccato di ciò che riguarda Dylan fuori dai confini nazionali.
Infine, Wow Spazio Fumetto, fino al 13 novembre, ospita anche la mostra «Diabolik Pop Ikon» di Cristina Stifanic, un percorso di 21 tele ispirate alla storica quarta di copertina del fumetto creato dalle sorelle Giussani nel 1962. Cristina Stifanic recupera la lezione di Andy Warhol e Roy Lichtestein creando le icone di tutti quei personaggi comprimari che hanno fatto da corredo alla fortuna critica ed editoriale di Diabolik, dando così evidenza a tutte quelle figure che hanno accompagnato "Il re del terrore" acquisendo  una loro autonomia e dignità. Il giusto legame tra pittura pop e fumetto.
Andrea Cavalcanti

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