Auto: chi inquina paga
Entro due anni l'Eurobollo

Il provvedimento interesserà tutti i paesi dell'Unione - Sipunta anche a una progressiva riduzione dell'auto per scopi privati

ROMA - Tra due anni la Commissione Europea potrebbe definire le regole per una nuova modalità di tassazione, sul principio del "chi inquina paga", da applicare alle auto che circolano in tutti i Paesi dell'Unione europea.

Lo ha detto, a margine di un convegno sulla mobilità, Sandro Santomato, capo dell'unità di analisi economica all'interno della Direzione generale Move della Commissione Europea.

La finalità di questo provvedimento da parte della Commissione, che riprenderebbe l'Eurovignette già in vigore nel settore del trasporto merci su strada, è "l'applicazione a tutti i veicoli che circolano sulle strade del principio di internalizzazione dei costi sociali legati agli ingorghi, all' inquinamento, al rumore ed agli incidenti". 

L'applicazione del principio di "chi inquina paga" non si limita a coprire i costi di sviluppo delle infrastrutture (e dei mezzi di comunicazione necessari per la gestione dell'Eurovignette) ma ha anche la finalità di ridurre l'uso
personale dell'auto per spostare gli utenti verso il trasporto collettivo. Questa misura è inserita nel Libro bianco sui trasporti introdotto la scorsa primavera dalla Commissione europea che ha come obiettivo finale una riduzione del 60% entro il 2050 (rispetto al 1990) delle emissioni di gas serra legate ai trasporti, pari al 19,5% del totale delle emissioni.

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