File illegali della Pausini
Sospetti sull'ex chitarrista

Potrebbe essere stata la vendetta di un musicista estromesso dalla formazione che suona nel tour di Laura Pausini all'origine della diffusione su internet di tre brani dell'album della cantante, un paio di mesi prima della sua uscita ufficiale nei negozi

MILANO - Potrebbe essere stata la vendetta di un musicista estromesso dalla formazione che suona nel tour di Laura Pausini all'origine della diffusione su Internet di tre brani dell'album della cantante, un paio di mesi prima della sua uscita ufficiale nei negozi l'11 novembre scorso. Si tratta al momento solo di un'ipotesi emersa nel corso delle indagini svolte dalla Guardia di finanza di Milano, a seguito della denuncia sporta dal manager della cantante, dopo che sul web erano apparsi i file delle tre canzoni suonate durante le prove del nuovo tour svolte a porte chiuse in un teatro ai primi dello scorso settembre.
Le investigazioni hanno portato al momento alla denuncia a piede libero di due persone, un 40enne di Milano e un giovane di Caserta, che avrebbero "caricato" i file su alcuni appositi spazi web "appoggiati" su server esteri (i cosiddetti cyberlocker) accessibili gratuitamente a tutti tramite i diffusissimi programmi "peer to peer" come Emule e Torrent.
Il sospetto, diffuso tra inquirenti e investigatori, è che possa essere stato il chitarrista Gabriele Fersini, che al momento però non risulta iscritto nel registro degli indagati, ad impossessarsi dei "preziosissimi" file, versioni appositamente arrangiate per i "live" dei brani del disco. A spingerlo ad agire, sempre secondo l'ipotesi investigativa su cui sono in corso precisi accertamenti, sarebbe potuto essere il rancore per la decisione di escluderlo dai prossimi concerti in favore, sostengono i suoi numerosi e arrabbiati fan su Internet, dell'altro chitarrista, Paolo Carta, compagno della cantante.

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