Natale, pochi regali
Resiste il presepe

Tempo di crisi e di sacrifici. E così sei italiani su 10 tagliano le spese di Natale. Regali col contagocce: a farne le spese parenti e amici, ma anche i bambini troveranno meno pacchi sotto l'albero

ROMA - Sei italiani su dieci taglieranno le spese per Natale, e sono soprattutto pensionati e famiglie che vivono nel Mezzogiorno. Lo rileva un sondaggio Confesercenti-Swg, secondo cui per la prima volta il 6% regalerà solo denaro, mentre resistono albero e presepe, presenti nell'85% delle case.
E in un Natale in tempo di crisi è pesante, in particolare, la situazione dei giovani: uno su tre è pessimista sul futuro (34%), il 28% taglierà le spese personali per fare i regali e il 58% ricorrerà addirittura i risparmi.
Ogni italiano - spiega Confesercenti - farà regali a più persone: la media sarà di 6-10 doni a testa, contro i 5 dell'anno scorso. Ma saranno regali più economici: il 59%, in particolare i residenti al Sud e i pensionati, taglierà in modo generalizzato tutte le spese natalizie, mentre il 26% spenderà oltre il 30% in meno. Il risparmio medio sarà del 14%, considerata anche la quota di italiani che non farà regali (4%). A fare le spese dell'austerity saranno soprattutto parenti e amici, e sotto l'albero ci sarà di meno anche per i bambini: la quota di chi farà loro dei doni scende dal 7% al 6%.
Gli italiani acquisteranno meno nei grandi centri commerciali: li sceglieranno il 41%, l'8% in meno dell'anno scorso. Resistono meglio i piccoli negozi, a quota 21%, il 3% in meno del 2010. In ascesa il mercatino, dove acquisteranno regali il 18% degli italiani, il 2% in più rispetto al Natale passato.
E anche internet cresce: quest'anno l'11% farà regali con l'e-commerce, contro il 10% di 12 mesi fa. Il 6% degli italiani, invece, regalerà direttamente denaro: l'anno scorso nessuno aveva scelto questa ipotesi.
In particolare difficoltà i giovani. Per gli acquisti di Natale il 58% intaccherà i risparmi accumulati durante l'anno: una scelta fatta dal 65% delle persone fra i 18 e i 24 e dal 51% di quelle fra i 25 e i 34. E questo non stupisce, evidenzia la Confesercenti, «visto che rispettivamente il 43% e il 46% dei giovani delle due fasce d'età non riescono ad arrivare a fine mese con il loro reddito». In entrambi i gruppi, «il 18% sostiene addirittura di non arrivare alla seconda settimana».
I pochi regali che faranno saranno soprattutto nel segno della tecnologia, in particolare per i giovani tra i 18 e i 24 anni. Gli acquisti tecnologici sono sempre gettonati. ma la differenza rispetto agli anni passati è che in un Natale dimesso vincono quelli low-cost, che abbinano buone caratteristiche di base ad un prezzo contenuto.
Largo dunque a tablet, smartphone, e-reader non necessariamente griffati ma anche ad accessori, app, libri e musica digitale.

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