Società e Costume
Martedì 25 Settembre 2012
Adesso Toro Seduto vota
per Barack «Aquila nera»
Toro Seduto vota per Barack "Aquila Nera" Obama e apre il portafoglio per la rielezione del capo della Casa Bianca: «È uno di noi, uno che mantiene le promesse», ha detto al Los Angeles Times Bill John Baker, capo e portavoce della Nazione Cherokee: «Obama ha promesso di lavorare con gli indiani-americani, si è impegnato ad aiutarci e lo ha fatto in ogni occasione possibile»
I discendenti di Apache, Cheyenne, Comanche, Irochesi hanno mostrato la loro riconoscenza a Obama con gesti molto concreti: donando ad esempio oltre 2,5 milioni di dollari per la riconferma del presidente alla Casa Bianca, secondo dati pubblicati alla fine di luglio dal Centre for Responsive Politics. È un record rispetto ad altre campagne elettorali e a quanto raccolto finora dal rivale repubblicano Mitt Romney: 750 mila dollari dopo un ricevimento al suo quartier generale di Boston.
Nel 2008 Obama fu adottato dalla Nazione Crow che lo soprannominò «Barack Black Eagle (Aquila Nera)». È stato il primo presidente a tenere regolari riunioni annuali con i rappresentanti delle 566 tribù riconosciute dallo stato federale. Le tribù indiane donano alla politica usando incassi ricavati dai casinò: un business da 26 miliardi di dollari che le ha rese "players" importanti in campagne elettorali statali e nazionali. In California, ad esempio, nel 2008 quattro tribù hanno investito 100 milioni di dollari per far approvare un referendum per l'espansione delle case da gioco. A differenza delle corporation e dei sindacati, possono finanziare i candidati direttamente. In quanto "nazioni sovrane" non hanno i limiti imposti ai singoli individui.
Se gli indiani votano per Obama, i veterani invece lo scaricano. Nonostante le "coccole" che la Casa Bianca ha riservato agli ex combattenti e alle loro famiglie, Romney ne gode le preferenze con un vantaggio a due cifre in alcuni stati chiave delle elezioni di novembre.
I reduci di guerra negli Stati Uniti sono una minoranza tutt'altro che esigua: alle presidenziali del 2008 rappresentavano il 15 per cento degli elettori, una percentuale pari a quella degli afro-americani o dei single. Molti di loro risiedono in stati 'campo di battaglià per l'esito del voto: un milione in North Carolina, Ohio e Virginia, e 1,6 milioni in Florida.
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