A ognuno il suo sport, tra gioco e disciplina

Le alternative: Così si instaurano nuove amicizie e si condividono emozioni

Da bambini il gioco è il modo per relazionarsi con il mondo e fare le prime scoperte. Man mano che si cresce, assume significati diversi ma non perde mai la sua funzione nello sviluppo del bambino. In questo senso assume ancora più importanza lo sport, che, insieme a una funzione educativa, racchiude in sé anche quella ludica, permettendo al bimbo di muovere i suoi primi passi nella socialità. Condivisione, socializzazione, cultura dei valori sani: ogni sport si porta dietro un bagaglio di esperienza da trasmettere ai bambini che lo praticano. Soprattutto per quanto riguarda gli sport di squadra, che hanno il vantaggio di agevolare i rapporti interpersonali, facendo nascere nuove amicizie e rinsaldando quelle già in essere, e di far condividere un arcobaleno di emozioni, dalla delusione per una partita persa alla gioia per un gol fatto. Perfetti in questo senso sono sport come calcio, basket, pallavolo: attività che, fornendo ai bambini un obiettivo comune da raggiungere, portano con sé numerosi (e concreti) vantaggi sul suo sviluppo psico-fisico. Per i più timidi, o coloro che necessitano di maggior disciplina, è consigliato invece un corso di nuoto, un’attività tra le più complete in assoluto. Un vero e proprio toccasana per il corpo, ma anche per la mente. Tra gli sport d’acqua, adatti anche ai più piccoli, troviamo poi la vela o il canottaggio, quest’ultimo ideale per lo sviluppo della muscolatura e del coordinamento. Da non sottovalutare, poi, la funzione educativa di danza e arti marziali: due discipline nelle quali si allena la resistenza e il senso dell’attenzione.

I benefici dell’attività fisica:toccasana per corpo e mente

Sono molte le ricerche scientifiche secondo cui un corpo in salute, abituato a fare attività fisica, favorisce elevate prestazioni a livello mentale, e non solo. Come si suol dire: “mens sana in corpore sano”. A questo proposito, anche se per tanti anni lo sport a scuola è stato trascurato, da qualche tempo si è registrato un significativo cambio di rotta, sottolineando l’importanza di questa disciplina per lo sviluppo dei più giovani. Alcuni studi clinici svolti in Italia hanno effettuato uno scanning del cervello di individui più o meno attivi, da cui è emersa una correlazione tra movimento e rendimento scolastico. Le ragioni di questo fenomeno sono diverse: la prima è fisiologica, ovvero dovuta a un maggiore afflusso di ossigeno al cervello in chi pratica attività costante; la seconda riguarda la stimolazione della materia grigia, con un miglioramento delle connessioni neuronali. In particolare lo scanning del cervello ha mostrato un ingrossamento dell’area cerebrale correlata all’apprendimento e alla memoria durante l’allenamento. Sotto il profilo attitudinale, invece, i benefici si manifestano anche nella vita sociale e nel modo di rapportarsi con i propri coetanei. Uno stile di vita maggiormente dinamico, infatti, riduce la dipendenza dai giochi online e induce a una maggiore partecipazione alle attività di gruppo: lo sport riesce infatti a suscitare facilmente sentimenti di condivisione e appartenenza. Inoltre, può anche diventare un deterrente contro il bullismo, evitando i fenomeni di isolamento sociale che sono sempre più ricorrenti nel periodo dell’adolescenza. Fare movimento, soprattutto in gruppo, aiuta a sviluppare un atteggiamento costruttivo e rispettoso delle regole, fondamenta essenziali per affrontare al meglio la vita quotidiana, a scuola oppure sul lavoro, una volta concluso il percorso scolastico. Insomma, lo sport è davvero un toccasana a 360 gradi per corpo e mente: ecco perché è importante iniziare a praticarlo fin da giovanissimi.

NUOTO: È lo sport più adatto ai bimbi in quanto favorisce uno sviluppo fisico armonico

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