Dal dentista divertendosi, prima visita senza paura

L’obiettivo: Lo specialista si occupa a 360 gradi della bocca e di mettere a proprio agio i bambini

A fianco della figura del medico pediatra - che segue un individuo dalla nascita fino ai 14 anni o, su richiesta dei genitori e disponibilità del pediatra stesso, fino ai 16 anni di età - c’è un’altra figura medica specializzata nell’approccio con i bambini. Si tratta del pedodontista, conosciuto anche come dentista pediatrico. Non un odontoiatra generico, quindi, ma un professionista che conosce tutte le fasi della dentizione partendo dai denti decidui (noti come denti da latte) fino a quelli permanenti. Il suo compito non è solo quello di educare - insieme con i genitori - il bambino a una corretta igiene orale per prevenire tartaro e carie, bensì di occuparsi anche di endodonzia, odontoiatria conservativa e chirurgia dentale. Dunque un professionista del settore, con il valore aggiunto garantito dalla specializzazione nel seguire i bambini.

Un ambiente caldo e accogliente

Gli studi dentistici che si avvalgono di questa competenza professionale (o gli studi specializzati solo nel ricevere pazienti fino ai 14 anni di età) creano uno spazio adatto e confortevole per accogliere il piccolo. Questo aspetto è molto importante, in quanto impedisce che il bambino associ la figura del dentista a una persona che provoca dolore o quantomeno disagio, compromettendo anche le visite future. L’area solitamente è caratterizzata da spazi luminosi, colorati e da un luogo ricreativo - un tavolo, delle sedie, fogli, pennarelli, libri - dove il bambino possa attendere in serenità il proprio turno. Il pedodontista assume un approccio accogliente e professionale e indaga grazie al supporto dei genitori lo stile di vita del bambino rispetto all’alimentazione - per esempio, se ricca di zuccheri - e all’igiene orale. Non a caso, uno dei suoi compiti è di insegnare al piccolo paziente come utilizzare al meglio lo spazzolino da denti.L’obiettivo delle visite dal pedodontista - la prima deve essere effettuata intorno al quinto anno di età del bambino, salvo diverse indicazioni da parte del pediatra - è anche, ovviamente, precauzionale: controllare la dentizione in itinere, soprattutto durante il passaggio dai denti da latte a quelli permanenti, permette di prevenire la formazione di carie e di rilevare difetti da correggere con apparecchi.

Abituare i piccoli all’igiene orale

Occorre sfatare la falsa credenza secondo la quale non occorre accompagnare il proprio figlio o la propria figlia presso uno studio dentistico quando ha i denti decidui. Sbagliato. I denti da latte, infatti, sono fondamentali per “spianare la strada” a quelli permanenti, fungendo da guida per ogni singolo dente che uscirà ed evidenziando eventuali difetti che potrebbero assestarsi con l’uscita di quelli definitivi rendendo necessario un apparecchio ad hoc. Inoltre, i denti decidui consentono una corretta pronuncia, nonché un’adeguata deglutizione e masticazione per i primi anni di vita.

Usare lo spazzolino... è un gioco

L’igiene orale va curata fin da quando spunta il primo dentino. L’approccio migliore è ludico: lavarsi i denti insieme al proprio piccolo, aiutandolo a compiere i corretti movimenti per la pulizia in modo che li interiorizzi. In commercio sono presenti gradevoli modelli di spazzolini con le setole adatte all’età del bambino - dato che può essere utilizzato fin dai sei mesi di vita - mentre raggiunti i 3-4 anni di età si può passare allo spazzolino elettrico, che consente un’igiene orale più profonda, eliminando residui di cibi e zuccheri che intaccano lo stato di salute dei dentini.

Fluoro, linee Oms

La fluoroprofilassi è il fondamento della prevenzione della carie e deve avvenire in quantità adeguate. Secondo le linee guida dell’Oms, dai sei mesi ai sei anni di età occorre utilizzare un dentifricio con almeno 1.000 ppm di fluoro per due volte al giorno ed è possibile integrare con gocce o compresse; dai sei anni in su, va mantenuta la stessa quantità nel dentifricio per pari numero di volte, avendo l’accortezza di limitare il risciacquo del dentifricio per massimizzarne l’effetto.

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