La crescita dei propri figli dipende anche dalla scuola

L’offerta formativa: I criteri che influiscono, dal nido alla secondaria: l’istituto scelto deve essere in linea con gli ideali educativi dei genitori

Il percorso didattico del proprio figlio o della propria figlia può iniziare già dalla tenerissima età, con l’iscrizione a un asilo nido. Spesso, questo rappresenta anche il luogo del distacco del piccolo, affidato a persone estranee che, con il tempo, diventeranno importanti figure di riferimento.

Talvolta questo primo step viene “saltato” e si passa direttamente alla scuola d’infanzia, che non rientra ancora nell’obbligo scolastico. La scelta è ampia e si snoda tra istituti pubblici, paritari e privati. Ai primi si accede tramite iscrizione sul portale Miur (e successiva graduatoria pubblica suddivisa per città), da effettuarsi nel mese di gennaio dell’anno in cui il bambino inizierà a frequentare il primo anno di quel ciclo. Anche per le scuole paritarie è prevista analoga procedura, ma i costi sono più elevati rispetto alla scuola pubblica. Infine, le scuole private prevedono un’iscrizione diretta presso l’istituto selezionato e il pagamento di una retta. Al netto di questa prima distinzione, il primo criterio che deve spingere i genitori a propendere per un’istituzione scolastica anziché l’altra è il “punto di vista” del proprio figlio. Occorre dunque domandarsi quale sia la soluzione migliore per lui e per la sua crescita, tenendo conto dell’educazione che si sta impartendo: è consigliabile quindi scegliere una scuola che sia in linea con il modello pedagogico dei genitori e che ispiri fiducia. Ci sono inoltre altri aspetti oggettivi da tenere presenti: spazi interni ed esterni adeguati e a norma, arredi funzionali e a misura di bambino, percorso pedagogico proposto dalle insegnanti, personale qualificato e numericamente in un rapporto corretto con i piccoli, coinvolgimento delle famiglie. Va ricordato che si tratta di un’esperienza che rappresenta un investimento - non solo economico - per l’intera famiglia. Un altro fattore da tenere presente è la distanza casa-scuola, che incide anche nella scelta degli istituti di ordine e grado successivi. Fondamentale, infine, per la scuola primaria e secondaria di primo grado, la valutazione dell’offerta formativa e dell’orario delle lezioni. Per tutti i cicli di studio, è essenziale fare il possibile per soddisfare le esigenze della famiglia.

Corsi di vela, una palestra di vita

Scoprire i segreti del mare, iscrivendosi in tenera età ad un corso di vela, non è soltanto un’esperienza di gioco all’aria aperta ma un’opportunità speciale per apprendere qualche insegnamento prezioso da custodire negli anni a venire. La conoscenza della tecnica velica incoraggia infatti l’acquisizione di valori importanti: stimola la fiducia in se stessi, incoraggia lo spirito di squadra e incentiva la scoperta dei propri limiti. I bambini, supervisionati da istruttori esperti, hanno l’occasione di imparare a fronteggiare gli ostacoli e allenano la capacità di affrontare situazioni impreviste. A questo si aggiunge il fatto che imparare l’abc dello stare in barca significa immergersi nell’affascinante mondo della cultura marinaresca, fatto di lezioni teoriche ed esercizi pratici, tradizioni e leggende. Il tutto instaurando un rapporto positivo con l’ambiente: gli sport nautici insegnano a rispettare la natura e le norme di sicurezza. In linea generale, i corsi di vela vengono proposti ai bambini dai 10 ai 15 anni. Ai ragazzi più grandi, che hanno già seguito le lezioni di base, sono rivolti i corsi di perfezionamento, primo step di formazione per diventare aiuto istruttore.

Per tutti i cicli di studio, è essenziale fare il possibile per soddisfare le esigenze familiari

© RIPRODUZIONE RISERVATA