«Rispondete alle mail dei giovani
E loro seguiranno l'esempio»

Si accende il dibattito sui curriculum ignorati. L'appello dell'imprenditore Maurizio Traglio

COMO Cresce il coro a favore della risposta - anche negativa - ai curriculum mandati soprattutto dai giovani.

Mentre su internet si intrecciano i commenti, deciso è Maurizio Traglio, presidente di Como Venture: «Secondo me c'è il dovere di dare una risposta. È un fatto deontologico, oltre che di educazione». Alla base una considerazione: «Bisogna dare un esempio di comportamento. Se uno manda all'impresa di costruzioni il curriculum da farmacista, è un conto. Diversamente se è stato scritto secondo i criteri europei e in modo corretto, è doveroso dare riscontro».

Traglio si spinge oltre: «Significa dare il buon esempio. Domani questi giovani entreranno nelle aziende e saranno loro a ricevere i curriculum. Si ricorderanno l'esempio ricevuto».

Sulla stessa lunghezza d'onda Marco Galimberti, presidente di Confartigianato Como: «Sono convinto che se un'azienda cerca personale, debba rispondere a chi manda il curriculum. Un sì o no grazie, ci deve essere».

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