Olgiate, travolto fuori casa:
«Un semaforo per quella strada»

Dopo la morte di Pietro Zanonini il sindaco rilancia la richiesta dei residenti

Rita Livio: «Le strisce così come sono non bastano»

Una roulette russa la strettoia al confine tra Olgiate Comasco e Faloppio, costata la vita mercoledì mattina a Pietro Zanonini, 74 anni, di Faloppio.

Proprio lui, nel 1999, denunciò la pericolosità della strada su cui è stato travolto da un’auto, mentre attraversava il passaggio pedonale posto a pochi metri dal bar “Sole” da Teresa di cui era titolare.

Investimento che ha riportato di drammatica attualità il problema delle condizioni di rischio della strada al confine tra Faloppio e Olgiate Comasco, in località Boscone.

Da anni i residenti ne chiedono la messa in sicurezza, con tanto di petizione (raccolta nel 2010 una cinquantina di firme) per sollecitare l’installazione di un semaforo intelligente.

Tornano a chiederlo con forza dopo l’incidente mortale.

«Alcuni residenti in quella zona mi hanno scritto, tramite Facebook, chiedendomi l’impegno di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile a questo problema – conferma il sindaco, Simone Moretti – Ho risposto che la mattina stessa dell’incidente ne ho già parlato con il presidente della Provincia, Maria Rita Livio, per vedere di attivarci e collaborare insieme nell’individuazione in tempi veloci di una soluzione che metta in sicurezza quel tratto di strada pericoloso».

Il sindaco di Olgiate rimarca la necessità di: «Attivare un sistema, tipo semaforo “intelligente”, che possa consentire di registrare la velocità e di bloccare il traffico in presenza di auto che procedano a un’andatura di marcia superiore al limite stabilito. Non essendo un tecnico, sono aperto ad altre soluzioni che dovessero essere suggerite da esperti in materia, ma serve dare una risposta efficace e in tempi brevi al problema».

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