Nuove piste ciclabili
«Faranno bene al turismo»

Piace il progetto della giunta: «Ma bisogna anche fare promozione»

Sì alle piste ciclabili, ma pedali anche la promozione.

Il progetto delle piste ciclabili, che ha ottenuto 1,3 milioni di euro dalla Regione e che complessivamente costa 2,5 milioni, prevede una dorsale principale da via Per Cernobbio a Grandate lunga 8 chilometri a cui si aggiungono una serie di diramazioni in centro e fino alle diverse stazioni ferroviarie e parcheggi per un totale di 32 chilometri di percorsi protetti per le due ruote.

«Sicuramente - commenta Andrea Camesasca, delegato per il turismo della giunta camerale e vice presidente degli albergatori di Confcommercio - c’è un mondo che sta crescendo nel settore del green e delle attività all’aria aperta. Un recente report Unicredit dice che l’agriturismo è il modello più apprezzato dai tedeschi e dagli italiani con un aumento del 20-30% negli ultimi sette anni». Sulle piste ciclabili come aiuto per il turismo, come è stato detto in sede di presentazione del progetto, Camesasca è più cauto: «Dipende chiaramente da dove si fanno le piste ciclabili, ma sono investimenti importanti per la vivibilità dei territori. Resta evidente che, per il turismo, la prima cosa da fare è quella di risolvere il disastro del lungolago. Al turista che viene a Como oggi più che alla ciclovia è interessato al giro in battello o in funicolare. A Como il turismo su due ruote non è ancora maturo e, per farlo crescere, è necessaria una promozione ad hoc». Cita, per fare un esempio, la ferrovia Lecco-Como sulla quale sta impostando una campagna di promozione con l’hashtag #damanzoniavolta. Per sintetizzare «bene investire nelle infrastrutture, ma facciamo dovuta promozione».

La polemica, invece, è tutta sul fronte politico. Da un lato il centrosinistra che fa quadrato attorno alla giunta e all’assessore Gerosa. Ma anche esponenti della società civile come Michele Bollini, che posta foto di biciclette.

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