I vandali dell’Alto lago alzano il tiro: motorino bruciato in mezzo alla strada

Gravedona ed Uniti Lo scooter portato in mezzo alla provinciale e dato alle fiamme: strada chiusa per ore. Sarebbe opera della banda di giovani legati allo spaccio che ha già compiuto aggressioni e atti dimostrativi

Pochi giorni fa un’auto danneggiata in un parcheggio con la scritta a vernice sul cofano “Paga la droga”. Nella serata di domenica un ciclomotore bruciato in mezzo alla strada in località Martesana, la prima frazione a salire da Consiglio di Rumo.

È un altro pesante atto vandalico che con tutta probabilità è da attribuire al gruppo di giovanissimi - ne fanno parte anche minorenni - che risulta attivo in zona. E anche se le forze dell’ordine mantengono riserbo, in paese nessuno ha il minimo dubbio che si tratti dell’ennesima azione messa in atto dalla banda legata allo spaccio e al consumo di droghe pesanti.

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Timori

L’episodio dell’altra sera si è verificato poco prima delle 19: sulla strada comunale delle frazioni si sono levate alte fiamme e in breve si è capito che stava bruciando un ciclomotore. I timori che si trattasse di un incidente, con il conducente in possibili gravi condizioni, sono stati presto fugati. Il mezzo, infatti, è stato portato lì e qualcuno gli ha dato volutamente fuoco cospargendolo di benzina.

Un altro vandalismo mirato, insomma, un atto dimostrativo proprio come quello messo in atto nei giorni precedenti ai danni di una Skoda parcheggiata sotto la scuola dell’infanzia.

Sono intervenuti i Vigili del fuoco di Dongo, che hanno spento le fiamme, ma intanto per circa un’ora la strada è rimasta inevitabilmente chiusa al transito, con ovvi disagi per i residenti.

Da un po’ di tempo in paese la vengono segnalate minacce e intimidazioni ai passanti, con richieste esplicite di soldi; il tutto in pieno giorno, come l’aggressione avvenuta ai danni di un residente, al quale uno degli aggressori ha spaccato una sedia tra testa e schiena, mandandolo in pronto soccorso. Oppure come l’intimidazione compiuta da un giovane salito in auto di fianco a una ragazza che stava ripartendo dopo aver fatto la spesa, che le ha rapinato il portafogli. C’è stato anche un tentativo di furto in chiesa.

Disagio

Il sindaco, Cesare Soldarelli, ha ammesso che in paese ci sono dei ragazzi, alcuni dei quali minorenni, con situazioni complicate di disagio alle spalle; i carabinieri ne sono a conoscenza, ma intanto un intero rione vive nell’ansia e nella preoccupazione.

Vandalismi come quello messi in atto l’altra sera a scopo probabilmente di ritorsione o avvertimento, sanno anche di sfida alla società, come se fossero degli atti dimostrativi: al ciclomotore è stato infatti dato fuoco su una strada pubblica.

Le forze dell’ordine stanno stringendo il cerchio, anche se la presenza di minorenni rende più complicate le indagini. Tra i residenti sembra venire avanti l’idea di organizzare ronde, ma come anticipato dal primo cittadino, non sarebbe affatto la soluzione auspicabile.

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