Como, rivolta per i parcheggi: «Illegali le modifiche decise da Rapinese»

La polemica Residenti furiosi, mozione di Svolta Civica: «Non si può modificare un contratto in corso d’opera e il regolamento deve ripassare dal consiglio comunale»

La rivoluzione dei parcheggi decisa dal Comune è illegittima.

Così la pensano i consiglieri del gruppo di minoranza Svolta Civica e così inizia a sostenere anche qualche residente del centro città che si è visto togliere il posto giallo per parcheggiare dentro alle mura oppure l’abbonamento all’autosilo di via Auguadri.

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Fino a dicembre

«A mio parere l’amministrazione non può recedere un contratto in essere – spiega Mariella Vignola, residente in centro e di mestiere segretaria comunale – Le persone che hanno pagato più di 400 euro per un posto giallo fino al 31 dicembre non possono essere mandate dal prossimo mese all’autosilo di via Auguadri. Inoltre quanto deliberato dalla giunta va a toccare un precedente regolamento che è di competenza del consiglio comunale. Dunque c’è un profilo di illegittimità». Vignola è abbonata all’autosilo di via Auguadri e il Comune intende spostare il suo parcheggio all’autosilo Valmulini. «Per lavoro spesso torno tardi la sera – spiega ancora – Non è fattibile, quando mi sono trasferita a Como l’ho fatto perché avevo la certezza di avere vicino un parcheggio».

Di «illegittimità» parla anche la mozione depositata ieri mattina dai consiglieri di Svolta Civica. «La delibera sulla sosta veicolare varata dalla giunta appare illegittima sotto due aspetti – così recita il documento - Perché modifica una materia (quella relativa al rilascio e al permesso annuale per gli spazi di sosta riservati a titolo oneroso ai veicoli privati dei soli residenti) regolamentata dalla deliberazione del consiglio comunale del dicembre 2019. E perché senza adeguata motivazione la scelta viola il diritto acquisito dagli assegnatari fino a fine anno come da bando espletato».

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La delibera in questione è quella che toglie 45 posti gialli dalla zona di via Volta, Juvara, Cairoli, Lungo Lario Trieste e via Albertolli per trasferirli da maggio all’interno dell’autosilo di via Auguadri, giudicato però da molti residenti troppo lontano. Chi ha ottenuto uno stallo giallo in quella zona l’ha fatto perché alla fine dell’anno scorso è stato sorteggiato ed ha pagato. Le domande che ogni anno arrivano per conquistare un parcheggio riservato sono circa il triplo rispetto ai posti auto a disposizione.

«Abuso di potere»

«Io ho pagato a novembre 429 euro per un parcheggio in via Juvara – racconta Amedeo Castorini – il Comune non può dopo soli tre mesi cambiare idea e mandarmi in via Auguadri. Sono pensionato, ho una certa età, non posso attraversare mezza città a piedi. Mi pare un abuso di potere».

«Anche io ho pagato più di 400 euro per un parcheggio a striscia gialla – spiega Aldo Pagano, un altro comasco che abita in centro – non so se quanto disposto dal Comune sia illegittimo e ci sia la possibilità di fare ricorso. Trovo però che scelta e modalità siano un po’ da repubblica delle banane. Due mesi dopo l’inizio di un contratto cambiano i termini degli accordi, non mi pare giusto».

Diversi comaschi dopo la decisione del Comune hanno sottolineato la carenza di stalli per chi vive in centro. Tolte le strisce gialle da piazza Perretta restano poche soluzioni, quasi tutte concentrate in piazza Roma.

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