Mercoledì
3
Dicembre
Voce: il gesto che fa spazio con Florinda Cambria, filosofa.
Affinché venga al mondo qualcosa come «spazio» è necessario che un corpo si effonda in gestualità vocali: corpo gestuale come corpo gestante di ogni spaziatura; spazio come movimento di espansione, come corpo che si dilata e si esprime in gestualità concrete e multiverse, come nel gonfiarsi del respiro. Tra gestualità ed espressione, a questo livello originario della spazialità, non vi è differenza. Si tratta, in un caso come nell’altro, del «premer verso» di un vivente e del suo promanare come «voce»: non necessariamente sonora, non necessariamente phoné, ma mousiké al suo stato sorgivo.