
Provate a immaginare di essere a bordo di un treno metropolitano che si muove sullo stesso binario in direzioni opposte offrendo visioni che si affiancano e si contrappongono. È quel che succede quando due artisti decidono di rimettere in circolo la loro arte con l’intenzione di offrirla quale punto di partenza per un viaggio solo apparentemente dicotomico. Lungo i finestrini scorrono infatti due paesaggi visibilmente in contrasto tra di loro: come la nebbia e il sole, come una canzone di Sufjan Stevens e una degli Iron Maiden. Come la vita e la morte. Come la neve e il vino.
Tuttavia, è all’insieme che occorre guardare per fissare lungo la strada un panorama unico, dipinto da mani animate da un motore a quattro ventricoli. Ed è così che incontriamo Patrizia Cassina e la sua estetica del colore, una forma espressiva attraversata dalla pienezza della luce all’orizzonte. Qui dove si strutturano i suoi paesaggi umorali, le sue variazioni di toni in sequenza. Visioni rarefatte che testimoniano lo scorrere del tempo avvolto nel mantello delle stagioni.
Ma se la prima tappa si presta alla contemplazione, la seconda è mossa dal furore. Perché i pennelli di Marco Vido sono audaci, in preda alle correnti che trasportano l’anima di una pittura seriale, scossa dal coraggio di dare forza alla fragilità. Soggetti e materia si esprimono in un solo canto per dare colore alla rabbia, al dolore, all’amore.
Solo così, Due non è più un numero ma una visione d’insieme di un unico viaggio: all’andata Patrizia Cassina ci rapisce con l’intensità del silenzio, al ritorno Marco Vido ci libera con la potenza della voce.
Patrizia Cassina, nata a Como, 1964, vive e lavora a Cernobbio. Il colore è da sempre al centro dell’interesse e della sua ricerca. Prima il colore applicato alla moda e al design tessile (Parigi, Karl Lagerfeld e Thierry Mugler), poi nell’attività di pittrice dove l’attenta ricerca cromatica si espande e trova equilibri decisivi. Ha esposto a Como, Milano, Bucarest, Samedan, Geel, St. Moritz, Lugano. La serie Paesaggi bianchi è stata presentata a New York in occasione di Artexpo in aprile 2023.
Marco Vido è nato a Como, dove vive e lavora, nel 1960. La sua pittura è temeraria. Temeraria è la scelta di temi, attraverso cui scorrono profondi legami sequenziali, in cui il soggetto è l’essenza “dell’umana cosa”; è eversiva, è curiosa, è inquieta; inquieto è il modo di rappresentare, di girare, di usare la materia, di non voltarsi mai indietro, ricominciando di nuovo ogni volta, inseguendo, oltre al pensiero, anche l’entusiasmo. Ha esposto a Como, Milano, Genova, Parigi, Barcellona, Lugano.