Sospensioni
Mostra personale di Pietro Turati a cura di Sergio Gaddi con Chiara Ghizzoni. Testi critici di Sergio Gaddi e Nicola Molteni.
In Sala Penelope saranno esposte trentadue opere, tra cui trenta tele e due sculture di recente produzione (2024 - 2025), molte delle quali presentate per la prima volta. Il progetto indaga la sospensione come condizione dell’essere, quello spazio interiore in cui il tempo si arresta e la percezione si fa più intensa.
Come scrive il critico d’arte Sergio Gaddi, «nelle opere di Turati vivono molteplici forme di un tempo che si arresta, di uno spazio che si espande, di un gesto che rimane in bilico». Figure di spalle, interni silenziosi e mappe urbane si trasformano in immagini di attesa e contemplazione, dove il colore vibra come traccia di vita. Le sculture, mani che emergono da superfici cromatiche, ampliano questa poetica nel gesto sospeso dell’incontro. Per lo psichiatra Nicola Molteni, esse rappresentano «il surrogato tattile di un incontro», un appello silenzioso che traduce in materia il desiderio di presenza. Con Sospensioni, Turati offre una riflessione poetica e consapevole sul tempo presente, invitando lo spettatore a sostare nello spazio della visione.
Pietro Turati (Milano, 1999) vive e lavora a Como. Diplomato in pittura all’Accademia di belle arti Aldo Galli – Ied, ha ricevuto il Grant award Francesco Morelli. Le sue opere sono state esposte a Palazzo Pirelli, in diverse sedi del comasco come San Pietro in Atrio e Spazio Natta e in gallerie d’arte lombarde e ticinesi. Sospensioni è la sua prima mostra personale in un Museo.
Orari: martedì dalle 14 alle 18; da mercoledì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.