Martedì
30
Maggio

L’eredità di Plinio il Vecchio ha influito sullo sviluppo della cultura europea: alta testimonianza di spirito critico derivata anche dall’esempio della sua vita e della sua morte; sempre al servizio dell’utile pubblico e della conoscenza. Le sue opere si sono perdute, ma il suo “sapere” enciclopedico rimane nell’unico suo lavoro rimastoci, la Naturalis Historia, ancora oggi oggetto di interesse e studi.
Terzo incontro – Plinio: l’arte della profumeria
La Naturalis Historia è una trattazione enciclopedica che copre numerosissimi argomenti dello scibile umano. In svariati libri, principalmente il XII e XIII, Plinio affronta il tema delle piante per profumi, dei loro luoghi d’origine e dell’arte della profumeria nel mondo romano, con i suoi retroscena, che non si esimono dalla contraffazione, con un’acutezza, una pertinenza e una modernità sorprendenti. Ne parla Antonella Fontana, ricostruendo il rapporto della Roma imperiale con il mondo delle fragranze, soffermandosi sul loro uso, sui luoghi di provenienza, con un approfondimento sulla produzione profumiera a Pompei e in Campania, sui processi di lavorazione, sulle antiche formule, attingendo agli scritti dell’illustre concittadino con letture di traduzioni dei testi originali inframmezzate da esperienze di olfazione di alcune delle materie prime menzionate.