Incontro con Gianluigi Bocelli
Lo scrittore presenta ’Ngiulina in Feltrinelli

Gianluigi Bocelli presenta ’Ngiulina (Cremonabooks) con acqueforti di Giuseppe Bocelli.
Il secolo breve ha reciso il perpetuo inanellarsi della via del mondo contadino, che dalla notte dei tempi si mordeva la coda nel ritmo delle stagioni. La memoria degli ultimi è cosa preziosa, che si ha il dovere di raccogliere: in 'Ngiulina lo si fa anche con una buona dose di dolcezza e di meraviglia, nello scambio tra le tre generazioni che concorrono all'opera. C'è il paradiso dell'infanzia di Angela, bambina di inizio 900 in questo ancestrale mondo contadino della piana lombarda colto appena prima del suo declino. C'è la penna di suo nipote, musicista e giornalista, che filtra e compila il flusso di racconti e immagini, storie semplici, nenie dialettali che lo accompagnano sin dalla nascita. Ci sono infine le illustrazioni del figlio di 'Ngiulina, maestro dell'incisione, il quale appronta una serie di acqueforti per rievocare visioni e istantanee di un «paradiso ormai lontano, plus loin que l'Inde et la Chine, mondo dell'infanzia affondato di colpo come Atlantide», per citare la splendida introduzione di Basilio Luoni.
Musicista, musicologo, scrittore, insegnante e giornalista: la passione per la musica e quella per la scrittura corrono per Gianluigi Bocelli su due sentieri che talvolta si intrecciano. La prima l'ha condotto a esibirsi come solista e in ensemble con repertori che spaziano dalla musica antica a quella contemporanea, in collaborazione con l'Università Mozarteum di Salisburgo, con l'Orchestra Filarmonica della Scala di Milano (José Carreras), ai Jeudis de la guitare di Ginevra per TedX LakeComo, per il Sori Jazz (Festival dei Due Golfi) e per numerose altre istituzioni italiane e internazionali. Ultimamente il suo lavoro si è focalizzato sulla composizione e sulla riscoperta del repertorio barocco italiano; insegna al Conservatoire de Musique de Terre Sainte (Vaud - Svizzera) e recentemente le sue composizioni sono state trasmesse dalla Radio Svizzera Italiana. L’amore per la scrittura l'ha portato precocemente a esperienze creative e giornalistiche: dalla fanzine autoprotta WeDo del mondo alternativo comasco di fine anni 90 al quotidiano La Provincia di Como; ha poi fatto parte del gruppo di creativi della rivista culturale Leitmotiv (2005 - 2012) e attualmente collabora come giornalista e critico musicale per la Revue Musicale Suisse.
Ex magistrato, Giuseppe Bocelli ha da sempre coltivato la grafica e la scultura (e più recentemente anche la pittura) riscuotendo, fra gli altri, l'apprezzamento di Giovanni Testori. Ha esposto in varie gallerie a Roma, Milano, Como, Mantova, Brescia. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private e in luoghi di culto. Con il poeta Basilio Luoni ha realizzato: El ball de lo Garigôla (1997), In cerca (2005), Sparizioni (2006), Amor vitæ, amor mortis (2011), / present (2022).
Le opere di Giuseppe Bocelli saranno poi esposte domenica 21 dalle 10 alle 19 allo Studio Spallino di via Volta 66.