Le Brianze di Stendhal
Primo FuoriFiera 2025 alla Polveriera di Albate

Sara Pozzi e Giovanni Santambrogio raccontano Le Brianze di Stendhal (La Vita Felice) dialogando con Paolo Pirola
La Brianza è stata raccontata da molti scrittori italiani e stranieri, era meta dei loro soggiorni per le sue colline, le ville, il verde, i laghi. Rientrava nel Grand Tour. Chi l’ha molto amata è il romanziere francese Stendhal (Grenoble 1783 – Parigi 1842) che iniziò a conoscerla nel 1801, quando era a Milano con un incarico nell’esercito napoleonico. Vi ritornerà nel 1811 e poi, dal 1814 al 1821 vivrà a Milano in esilio volontario. Sono anni di frequentazione della Brianza ospite nelle ville di amici e conoscenti. Ogni giorno appunta in un Diario quello che vede e le sensazioni che prova. A Desio, in Villa Tittoni Traversi, è di casa anche per questioni sentimentali. Nell’agosto del 1818, in carrozza, raggiunge e sosta a Desio, Giussano, Inverigo, Canzo, Asso, Pusiano e Oggiono. Tutto è descritto nel Journal du Voyage dans la Brianza qui pubblicato. Questi paesaggi e il Resegone sono entrati ne La Certosa di Parma (1839), uno dei suoi capolavori. Ma la Brianza è disseminata nelle pagine dello scrittore tanto da poter parlare delle “Brianze di Stendhal”: questo saggio le ripercorre tutte offrendo la possibilità di immergersi in un territorio che a fine 700 fu indicato come «il più delizioso paese di tutta l’Italia».
Sara Pozzi è laureata in Lettere antiche, insegna in un liceo classico. Ha curato un’antologia scolastica. Si occupa di letteratura, biblioteche e archivi.
Giovanni Santambrogio è giornalista, ha lavorato per Il Sole 24 Ore, di cui è stato anche responsabile del supplemento culturale Domenica dal 2009 al 2011. Ha pubblicato una quindicina di libri con Utet, De Agostini, Ancora, Morcelliana, La Scuola, e ha curato volumi per Mondadori, Ares, Rubbettino, La Vita Felice.