Casta diva rilegge La traviata
Prosegue la quarta edizione del festival dedicato alle voci liriche

Ispirato alla memoria del celebre soprano Giuditta Pasta, che aveva creato il suo angolo di Paradiso nel pittoresco borgo di Blevio, sulla sponda orientale del Lago di Como, il Ffestival Casta diva si propone di rivivere l’atmosfera dei salotti culturali dell’Ottocento. Attraverso una ricca e diversificata programmazione di eventi all’aperto, concerti gratuiti, dibattiti pubblici e happening, la manifestazione coinvolge diverse e suggestive località del triangolo lariano, presentandosi come un festival multidisciplinare in cui musica, teatro, storia, costume, arti figurative e letteratura si intrecciano, proprio come nell’universo dell’opera lirica. La rassegna comprende anche un programma dedicato ai giovani, con corsi di perfezionamento e un concorso lirico internazionale.
Violetta Valéry de La traviata di Giuseppe Verdi sarà protagonista del secondo appuntamento. È una delle tragedie femminili più potenti dell’opera, che racconta la sofferenza di una cortigiana che, pur innamorandosi sinceramente di Alfredo Germont, è condannata a sacrificarsi per le convenzioni sociali e la malattia che la consuma. La sua lotta tra il desiderio di un amore autentico e la pressione sociale di abbandonare Alfredo per il “bene” della sua famiglia è simbolo della condizione femminile dell’epoca, in cui le donne erano spesso costrette a scegliere tra il proprio amore e il rispetto delle rigide norme sociali. La sua tragica morte, dovuta alla tubercolosi, rappresenta l’impossibilità di una redenzione completa in un mondo che non accetta la sua liberazione personale. La musica di Verdi amplifica il dramma interiore di Violetta, rendendo la sua storia universale e senza tempo, simbolo di una donna che cerca la felicità, ma è travolta da un destino che non può sfuggire.
Le pagine più celebri del capolavoro verdiano saranno interpretate dal soprano Elena Dragone Malakhovskaya (Violetta, nella foto), il tenore Riccardo Benlodi (Alfredo), il baritono Giorgio Valerio (Germont), il basso Gabriele D. G. Bolletta (Dr. Grenvil). Al pianoforte Yuka Gohda.
Il Festival, ideato e diretto dal direttore d’orchestra Alessandro Calcagnile, realizzato con il sostegno del Comune di Blevio e del Comune di Saronno, continuerà fino ad ottobre e si concluderà a Saronno (città natale di Giuditta Pasta) presso Villa Gianetti, sede di un percorso museale dedicato alla Pasta.