Concerto di Pasqua a Cantù
Lo Stabat Mater di Haydn al Santuario della Madonna dei Miracoli

Stabat Mater per soli, coro e orchestra
di Franz Joseph Haydn
Orchestra Sinfonica del Lario
Corale Polifonica Città Studi di Milano
Sarah Park, soprano
Marzia Castellini, contralto
Antonio Murgo, tenore
Marco Granata, basso
Direttore Andrea Thomas Gambetti
Il Concerto che l’Accademia Orchestrale del Lario, con il sostegno della Cassa Rurale e artigiana di Cantù, offre anche quest’anno alla comunità vedrà l’esecuzione di un grande capolavoro della musica sacra: lo Stabat Mater di Franz Joseph Haydn. Dalla polifonia vocale senza accompagnamento strumentale di maestri come Josquin Desprez, Orlando di Lasso e Giovanni Pierluigi da Palestrina, ai grandi maestri del Barocco come Marc-Antoine Charpentier, Antonio Vivaldi e Heinrich Ignaz Franz Biber, ma soprattutto Giovanni Battista Pergolesi, la cui realizzazione dello Stabat Mater contribuì in maniera decisiva al successo di questo testo presso tanti compositori che seguirono: tutti hanno lasciato la loro impronta sulla sequenza tradizionalmente attribuita a Jacopone da Todi e diventata testo simbolo del mondo cattolico. Anche musicisti romantici come Franz Schubert, Franz Liszt, Gioachino Rossini e Antonín Dvořák non hanno potuto fare a meno di enfatizzare con la loro musica la drammaticità e la profondità emotiva di quest’opera.
Lo Stabat Mater di Haydn è la prima grande opera sacra che il compositore realizzò dopo l’inizio del suo servizio presso il Principe Esterházy a Eisenstadt. Composta nel 1767, quest’opera influenzò profondamente la musica sacra del XVIII secolo, e la sua rapida diffusione contribuì a consolidare la fama di Haydn come il principale compositore vocale della sua epoca. Lo stile rappresentativo del testo è musicalmente realizzato da Haydn con grande maestria, attraverso una estrema attenzione all’espressività delle immagini di fede in esso contenute. Gli affetti musicali sono sempre di grande intensità e il sentimento di compassione che la musica trasmette è irresistibile. La precisione ritmica richiesta dallo Stabat Mater di Haydn presenta grandi sfide per ogni coro, ma regala al pubblico un’esperienza sonora davvero unica, fino al conclusivo, estatico Paradisi Gloria.