Sinfonia dal Nuovo Mondo
Il capolavoro di Dvořák chiude la stagione concertistica del San Teodoro

Antonin Dvořák: Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 Dal Nuovo Mondo
con l’Orchestra sinfonica del Lario diretta da Pierangelo Gelmini.
“America” è per l’Europa dalla fine dell’800 una sorta di parola d’ordine. L’America è il mondo nuovo, rappresenta il sogno: per avere successo, cambiare la propria vita, bisogna andare in America. Per Dvořák nel 1892 l’invito in America rappresentò una sorta di consacrazione, e all’America egli volle dedicare la sua Nona Sinfonia. Il rapporto di Dvořák con la musica americana è interessante, e vogliamo lasciarvelo descrivere dalle parole di Leonard Bernstein: «Il compositore cecoslovacco Dvořák venne in visita qui e fu assai stupito nel trovare che i nostri compositori scrivevano lo stesso tipo di musica che scriveva lui. Così disse ai compositori americani: “Sentite, perché non usate la vostra musica popolare quando scrivete? Avete del materiale meraviglioso qui – la musica degli indiani, che sono i veri nativi d’America. Usatela!”. Dimenticava però una cosa importante, che la musica degli indiani non ha nulla a che vedere con la maggior parte di noi, i cui antenati non erano nativi d’America; e quindi la musica indiana semplicemente non è la nostra musica. Dvořák però non se ne preoccupò; e si appassionò a tal punto che decise di scrivere lui stesso una sinfonia americana, e mostrarci come si poteva fare. Così mise insieme alcuni temi dei nativi d’America (e alcuni temi afro-americani, perché decise che anche la musica popolare nera era americana), e scrisse un’intera Sinfonia dal Nuovo Mondo su questi temi».