
Andrea Turini esegue le Variazioni Goldberg Bwv 988 di Johann Sebastian Bach
Il coraggio, nella sua essenza, è un atto di trasformazione: silenzioso come le pagine di Jane Austen, complesso come le note di Bach. Nei romanzi austeniani — da Orgoglio e pregiudizio a Persuasione —il coraggio si traveste da ironia, da rifiuto delle convenzioni, da paziente resistenza. Elizabeth Bennet (in Orgoglio e pregiudizio), Anne Elliot (in Persuasione) e Fanny Price (in Mansfield Park) sfidano il mondo senza alzare la voce, proprio come Bach, nelle Variazioni Goldberg, rivoluziona la musica barocca partendo da un’aria semplice e moltiplicandola in trenta visioni diverse. Entrambi gli autori credono nell’armonia nascosta nel caos: Austen con la sua struttura sociale rigida ma osservata con sguardo dissacrante, Bach con la matematica perfetta di variazioni che sembrano improvvisate. Eppure, il vero coraggio sta nella delicatezza. Austen critica un’epoca intera senza mai nominarla direttamente; Bach compone per un conte insonne, trasformando un esercizio tecnico in un viaggio emotivo. Se ascoltiamo la Variazione n. 1 — vivace e apparentemente leggera — mentre leggiamo il rifiuto di Elizabeth a Mr. Collins, scopriamo che il coraggio può essere sia una fuga di note che una battuta tagliente. Alla fine, ciò che unisce Austen e Bach è la fede nell’ordine che nasce da una coraggiosa sfida.
In collaborazione con Lake Como music festival e Amadeus Arte.