
Howe Gelb, fondatore dei Giant Sand, è stato a lungo definito con titoli come “padrino dell’alt-country” e “anziano ambasciatore del rock del deserto”. In quattro decenni è riuscito a mescolare elementi di rock, country, blues, punk, garage, lo-fi, jazz, gospel, avant-garde noise e flamenco gypsy music. Chitarra e pianoforte sono le sue armi. Canta come un angelo burbero, un banditore che ti picchietta sulla spalla, ricordandoti che il mondo non ha bisogno di essere visto nei modi convenzionali a cui torniamo quando il mondo diventa sfocato.
Intreccia immagini impressionistiche in narrativa personale e indulge gli ascoltatori in ampie osservazioni del mondo. Nei suoi primi anni c’erano stati paragoni con artisti lungo le linee paradossali di Neil Young, David Byrne, Bob Dylan e Captain Beefheart, paragoni che tutti combaciavano goffamente. Al giorno d’oggi, altri artisti vengono paragonati a Gelb.
È una figura di culto, un vero esploratore musicale e un abile cantautore, che gli conferisce una impressionante credibilità nella scena musicale internazionale. Non sorprende che abbia collaborato con artisti come Vic Chesnutt, Bonnie Prince Billy, M.Ward, Isobel Cambell, Pj Harvey, Victoria Williams, e molti altri, in questo caso con Lorenzo Corti.
In apertura Just Kids.