
L’oratorio Sant’Eutichio è un evento musicale per voce recitante, coro e orchestra da camera. Il soggetto rappresentato riporta in luce l'opera di Eutichio (Como, 482 - 539 d.C.), vescovo romano, ottavo vescovo di Como dal 525 alla morte. Attratto dalla vita eremitica, il presule si ritirava in un romitorio sulle montagne circostanti la città, dedicandosi alla meditazione e all'ascesi. La fama della sua santità si diffuse rapidamente, attirando a lui numerosi discepoli desiderosi di seguire il suo esempio.
Eutichio morì il 5 giugno 539, all'età di 57 anni. Il suo corpo fu sepolto nella basilica di Sant'Abbondio a Como. Fin da subito, la sua tomba divenne meta di pellegrinaggio e si diffusero numerose testimonianze di grazie e miracoli ottenuti per sua intercessione. Nel corso dei secoli, le reliquie di Sant'Eutichio furono oggetto di venerazione e devozione da parte dei fedeli comaschi. Oggi sono conservate in una cappella della chiesa di San Giorgio. La croce illuminata sul colle di Sant'Eutichio domina ancora oggi la convalle comasca e ci ricorda la vita e l'eremitismo del santo.
L'opera musicale si basa sul libretto originale di Luigi Picchi, nipote, messo in musica da Antonello Rizzella. La voce recitante, introduce la figura mistica del santo in alternanza agli interventi del coro che ci permettono di gustare i più profondi significati spirituali narrati dal testo. Il tutto sorretto da un fluente tappeto orchestrale che, attraverso tecniche orchestrali tradizionali sebbene intessute in un linguaggio moderno, conduce l'ascoltatore nel “mood” emotivo degli eventi narrati.
Coro ed ensemble Ad Artem diretti da Stefano Stefanoni.