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Martedì
15
Luglio

¡Ola españolas!

LacMus Festival a Villa Balbianello

EVENTO CONCLUSO

¡Olas españolas!

Il mezzosoprano Teresa Iervolino, versatile interprete dell’opera barocca come della musica del Novecento e vincitrice a Como del Concorso Aslico è la protagonista del concerto ¡Olas españolas!. Un florilegio di arie di ispirazione iberica, tratte da Rossini, Verdi, Bizet, accostate alla Spagna vista dall’interno, quella di Albéniz, Granados e Falla. Al pianoforte siederà per l’occasione Andrea Del Bianco, Korrepetitor presso l’Opernhaus Zürich e pianista accompagnatore di voci stellari quali Cecilia Bartoli e Juan Diego Flórez.

Il recital di Teresa Iervolino si apre con sei delle Doce tonadillas en estilo antiguo di Enrique Granados. La raccolta, su testi di Fernando Periquet, è considerata fra i più importanti lavori vocali dell’autore e risale al secondo decennio del Novecento. Si prosegue con un altro autore rappresentativo della musica iberica nel XX secolo, Manuel De Falla e le sue Siete canciones populares españolas, di cui il mezzosoprano ha selezionato cinque pagine. Scritte nel 1914 ed eseguite a Madrid durante il primo concerto della Sociedad Nacional de Musica (istituzione che si riprometteva di valorizzare l'arte iberica), queste canciones costituiscono un punto di riferimento importante nella produzione di Falla, in quanto vedono l'utilizzo da parte dell'artista del folclore musicale della sua terra, secondo un processo di reinvenzione del canto popolare. Le Siete canciones, che hanno sempre suscitato ammirazione per la chiarezza e l'eleganza del disegno armonico e per la morbidezza timbrica della linea vocale, sono dedicate a madame Godebski, amica di Falla e altri musicisti, tra cui Ravel.

La Spagna è presente nel programma della serata anche con una pagina esclusivamente pianistica, El puerto, danza andalusa dal primo libro di Iberia di Isaac Albéniz. Questa suite, molto ammirata da Debussy, si compone di quattro libri, che furono presentati tutti in prima esecuzione assoluta dalla pianista Blanche Selva, tra il 1906 e il 1909. È considerata come una delle vette più impervie da scalare, nel repertorio novecentesco per pianoforte.

Dalla penisola iberica si passa oltre i Pirenei con Bizet, autore francese che nella sua più celebre opera, Carmen, guarda però ancora alla Spagna. Non hanno davvero bisogno di presentazioni i tre pezzi scelti da Teresa Iervolino, Habanera, Seguidilla e Chanson bohème: qui il pubblico potrà più che mai ammirare le doti interpretative che rendono la cantante un personaggio davvero magnetico quando calca le scene dei teatri di tutto il mondo.

Italiani sono invece gli altri due autori in programma, di cui però gli artisti hanno selezionato pagine che guardano alla cultura francese o a quella iberica, come avviene in tutto questo concerto e, in senso più lato, in tutto il festival, visto che tale dualismo rappresenta una delle cifre essenziali, seppure non l’unica, della parabola creativa di Maurice Ravel, cui l’edizione 2025 è dedicata in buona parte.

Primo dei due italiani in questione è Gioachino Rossini, che lasciò la patria per vivere in Francia, dove compose Péchés de vieillesse, da cui è tratto l’irriverente Petit caprice (style Offenbach) per pianoforte. Un pezzo singolare, che ironizza sulla ipotetica fama di iettatore che Offenbach (peraltro stimato e amato da Rossini) portava con sé. Sulla scorta di questa leggenda, Rossini scrisse un pezzo che prevede in molti passaggi di suonare con l’indice e il mignolo, in un gesto scaramantico. Per soprano e pianoforte è invece, dalle Soirées musicales, L’invito – Bolero, il cui titolo già spiega la sua introduzione in questo programma. Chiude la serata un altro gigante del melodramma italiano ottocentesco, Giuseppe Verdi, che ambienta in Spagna – ma compone per una committenza parigina - il suo Don Carlos, da cui è tratto O don fatale, aria dai toni drammatici e inquieti.

In caso di maltempo, il concerto si terrà all’auditorium dell’istituto comprensivo della Tremezzina a Ossuccio. La biglietteria aprirà un’ora prima del concerto, mentre l’ingresso all’area dell’evento sarà consentito venti minuti prima dell’inizio.

Accessibilità: È possibile raggiungere la Villa del Balbianello a piedi, seguendo il sentiero che parte da Via Comoedia a Lenno. Si può percorrere sia il cammino pedonale che la strada asfaltata in circa 25 minuti. È inoltre possibile accedere alla Villa via lago, con il Taxi-Boat a pagamento. Saranno disponibili 2 imbarcazioni. Si effettueranno più viaggi, senza prenotazione, garantendo il trasporto a tutti coloro che saranno presenti. Partenze dalle 19.30 alle 20 dal pontile del Lido di Lenno. Costo 25,00 euro andata / ritorno da pagare all’imbarco (contanti o carta di credito). Le prime imbarcazioni partiranno subito dopo il termine del concerto e a seguire si effettueranno i viaggi successivi.

Informazioni

Prezzo: 70 euro (loggia) e 35 euro (giardino)

Contatti

Telefono: +39034455187
Email: [email protected]

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Organizzatore

Data e Ora

Inizio: martedì 15 luglio 2025 20:30

Fine: martedì 15 luglio 2025 22:30

Giorni di apertura
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Luogo
Villa del Balbianello

Lenno, via Monzino 1