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Sabato
12
Luglio

Absolute Ravel con il Trio Wanderer

LacMus Festival a Villa Lario

Prosegue il viaggio di LacMus festival nell’universo di Maurice Ravel: dopo il pianoforte, ritroviamo Absolute Ravel in chiave cameristica, con il Trio Wanderer, compagine francese di fama mondiale, ospite a Villa Lario a Pognana. La formazione composta da pianoforte, violino e violoncello ispira a Ravel un Trio di ampie proporzioni, cosa insolita per un autore dalla scrittura così concisa. La disponibilità di questi tre strumenti permette di far precedere il Trio da due Sonate, quella per violino e pianoforte e quella per violino e violoncello, che appartengono al periodo finale della produzione raveliana e hanno in comune la presenza di riferimenti al mondo della musica nera afroamericana.

La serata si apre con la Sonata n. 2 per violino e pianoforte, l’ultima composizione cameristica di Ravel, frutto di una complicata gestazione che va dal 1923 al 1927. In una lettera a Manuel de Falla nel gennaio del 1924, un desolato Ravel confidava: «pensavo di terminare la mia Sonata per violino e pianoforte verso i primi giorni di febbraio. L'ho appena abbandonata. [...] Sono pienamente ricaduto nella depressione». Uscito da questo momento buio, Ravel si immerse nel lavoro frenetico per L'enfant et les sortilèges. Seguirono altri impegni che lo tennero lontano dalla Sonata. All’inizio del 1927, nonostante la composizione fosse ancora in alto mare, venne stabilita una data per la prima esecuzione, affidata al virtuoso rumeno George Enescu. Il grande Yehudi Menuhin, allora allievo di Enescu, racconta: «un giorno, mentre Enescu ci dava lezione di violino, Ravel fece improvvisamente irruzione tra noi portando una Sonata per violino e pianoforte che aveva appena terminato. Enescu si mise a leggere questa difficile opera con Ravel al pianoforte, arrestandosi ogni tanto per chiedere un chiarimento. Ravel si sarebbe accontentato, ma Enescu propose di eseguire di nuovo la Sonata, cosa che fece chiudendo il manoscritto e risuonando il tutto a memoria». Finalmente l’opera poté essere ascoltata dal pubblico alla Salle Erard di Parigi il 30 maggio del 1927. Nelle sue note autobiografiche, Ravel scrive di essersi imposto una totale indipendenza nella scrittura per i due strumenti, ritenendo: «pianoforte e violino, strumenti essenzialmente incompatibili, che, invece di equilibrare i loro contrasti, mettono qui in evidenza proprio questa incompatibilità». Marcato è il contrasto tra l’Allegretto iniziale, ampio e luminoso, e il movimento lento, dove Ravel evoca i ritmi americani in voga nell'Europa degli anni Venti con un blues. Ancora più breve il finale, un virtuosistico Perpetuum mobile.

Anche la Sonata per violino e violoncello copre un arco creativo piuttosto lungo. Il primo movimento fu pubblicato nel 1920 in un numero speciale della Revue Musicale, Le tombeau de Debussy, in memoria del grande musicista francese, insieme a pagine di Bartók, Dukas, Falla, Malipiero, Satie e Stravinskij. Solo nel 1922 la Sonata sarà completata, dopo mille ripensamenti. Scrivendo a un amico, Ravel scherza sui propri ritmi: «c'è dentro un anno e mezzo di lavoro accanito. In questo tempo Marius - detto Darius - Milhaud avrebbe trovato il modo di produrre 4 sinfonie, 5 quartetti e diversi poemi lirici di Paul Claudel».

Dedicata «a la mémoire de Claude Debussy», la Sonata ebbe la sua prima esecuzione integrale alla Salle Pleyel di Parigi: critica fu la reazione del pubblico e della stampa, che accusarono di snobismo l’autore, peraltro assente, per le armonie dissonanti e il linguaggio scabro. Ravel aveva però scelto una nuova via, come ebbe a scrivere anni dopo: «Credo che questa sonata segni un punto di svolta nell'evoluzione della mia carriera. La scarnificazione è spinta qui all'estremo». Vitalismo, ossessione ritmica, tratti espressionistici, esplorazione di registri disagevoli per gli interpreti si alternano nei quattro movimenti. L’incontro con Bartók, avvenuto proprio in quegli anni, getta una nuova luce sulla scrittura cameristica di Ravel, che rinuncia al fascino per ammantarsi di inquietudine.

Antecedente alle Sonate è il Trio per violino, violoncello e pianoforte, composto a Saint-Jean-de-Luz nei Bassi Pirenei, fra la primavera e l'estate del 1914 e presentato per la prima volta il 28 gennaio del 1915 a Parigi con Alfredo Casella al pianoforte.

Il soggiorno nella sua terra d’origine sembra far vibrare in Ravel le corde delle sue radici basche: «mia madre, quando ero piccolo, mi cullava cantandomi canzoni basche o spagnole», ricordava spesso. Il primo movimento (Modéré), deve soprattutto il suo colore basco al ritmo asimmetrico che lo attraversa. Il successivo Pantoum svolge la funzione di scherzo e deve il suo nome a una struttura metrica di origine malese utilizzata nella poesia francese. Rifacendosi a questo complicato modello formale, Ravel dà vita a raffinate sovrapposizioni ritmiche fra il pianoforte e i due strumenti ad arco. Una solenne e austera Passacaille cede infine il passo all’iridescente finale, animato da anomali ritmi quinari e settenari di derivazione basca e attraversata da un senso di irresistibile positività, destinato a infrangersi di lì a poco nella traumatica esperienza della prima guerra mondiale.

Il Trio Wanderer è composto da tre musicisti francesi, curiosi viaggiatori erranti che esplorano il mondo musicale, da Mozart e Haydn fino ai giorni nostri. Acclamato per la comprensione quasi telepatica e la padronanza tecnica, il Trio è uno dei più prestigiosi ensemble da camera a livello mondiale. I suoi componenti si sono tutti diplomati al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, per poi studiare a Bloomington e alla Juilliard School di New York. Definito una “stella errante” dalla rivista Strad, il Trio si è esibito sui palcoscenici musicali più prestigiosi: il Théâtre des Champs Elysées di Parigi, il Musikverein di Vienna, la Wigmore Hall di Londra, il Teatro alla Scala di Milano, la Sydney Opera House, il Concertgebouw di Amsterdam, per citarne solo alcuni. Dal 1999 il Trio Wanderer ha avviato una collaborazione con Harmonia Mundi, per la quale ha pubblicato oltre venti registrazioni, tra cui trii di Chausson, Ravel, Haydn, Šostakóvic, Copland, Saint-Saëns, Mendelssohn, Smetana. Un forte interesse per la musica contemporanea ha portato il Trio a presentare in prima assoluta diverse opere di Thierry Escaich, Bruno Mantovani, Frank Michael Beyer, Matteo Francescini, Philippe Hersant, Christian Rivet e Laurent Petitgirard. Le loro registrazioni sono state più volte premiate dalla critica con riconoscimenti come Choc du Monde de la Musique, Editor’s Choice di Gramophone, CD del Mese BBC Music Magazine, Diapason d’Or dell’Anno e Midem International Classical Music Award.

Riconosciuto dal mondo musicale professionale, il Trio Wanderer ha vinto per tre volte (nel 1997, 2000 e 2009) il premio Victoire de la Musique come Miglior Ensemble Strumentale dell’Anno.

Jean - Marc Phillips - Varjabédian e Raphaël Pidoux sono professori di violino e violoncello al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi. Vincent Coq è docente di musica da camera presso la Haute École de Musique di Losanna. Tutti e tre tengono masterclass a livello internazionale e sono membri di giuria in concorsi musicali internazionali (Monaco, Vienna, Lione, Osaka, Graz, Vercelli e altri). Ognuno dei membri del Trio Wanderer è stato insignito del titolo di Officier de l’Ordre des Arts et Lettres.

Jean-Marc Phillips-Varjabédian suona un violino di Gand Père (Parigi, 1840, prestato da Nicolas Dufourcq). Raphaël Pidoux suona un violoncello di Gioffredo Cappa (Saluzzo, 1680).

Il concerto avrà inizio alle 20.30 e si svolgerà nei giardini di Villa Lario o, in caso di maltempo, nelle sale interne.

Accessibilità: Villa Lario si trova a Pognana Lario in via Matteotti 27. I posti auto disponibili presso la villa sono limitati e soggetti a esaurimento: per prenotare inviare una mail a [email protected] ed attendere conferma da parte dello staff. L’opzione consigliata per raggiungere Villa Lario è via lago, tramite un servizio gratuito di taxi boat in partenza da Laglio. Sul sito ufficiale di LacMus Festival si trova il form per prenotare il posto in barca. Il servizio di andata sarà attivo a partire dalle ore 19:15, le corse di ritorno dalla fine del concerto.

Biglietti: La biglietteria aprirà un’ora prima del concerto, mentre l’ingresso all’area dell’evento sarà consentito venti minuti prima dell’inizio.

Tariffe: Biglietti da 50 euro a 25 euro. Riduzioni per soci FAI, Ars Aeterna, Villa Carlotta e Milano per La Scala, giovani under 26, allievi e docenti dei Conservatori.

Informazioni

Prezzo: da 50 a 25 euro

Contatti

Telefono: +39034455187
Email: [email protected]

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Organizzatore

Data e Ora

Inizio: sabato 12 luglio 2025 20:30

Fine: sabato 12 luglio 2025 22:30

Giorni di apertura
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Luogo

Pognana Lario, Villa Lario, via Matteotti 27