Stella di periferia
Spettacolo di teatro canzone con Emilio Stella
da un’idea di Simone Cristicchi
Classe 1983, Emilio Stella, pubblica il suo primo disco nel 2011, Panni e scale. Negli anni partecipa al Premio Tenco, a Sanremo giovani, condivide il palco con Mannarino, Tre Allegri Ragazzi Morti, Cor Veleno, Piotta; collabora con Simone Cristicchi e Brusco. I suoi singoli diventano fenomeni virali come Capocotta non è Kingston nel 2014 e Pontina nel 2015. Cresciuto alle porte di Roma, canta storie di cose piccolissime, storie di persone, di cortili, di case popolari e di cantieri. Cantastorie del terzo millennio accompagna con la sua chitarra le storie di cui i suoi occhi si sono nutriti.
«Simone Cristicchi mi segue fin dall’inizio - racconta l’autore e interprete - Un giorno ascoltando la mia canzone Alle case popolari mi ha detto perché non ne fai uno spettacolo di teatro canzone? Simone ha piantato il seme, nel tempo ho scritto le canzoni e mi sono sperimentato nel teatro con Ariele Vincenti, attore e regista, così è germogliato lo spettacolo che porto in scena».
Stella di periferia è uno spettacolo di teatro canzone: il cantautore Emilio Stella, nato e cresciuto alle case popolari di una periferia romana, decide che è il momento di evolversi, di lasciare casa, le proprie radici per andare altrove, ma prima di farlo, decide di salutare tutti passando al bar sotto casa, un disparato baretto, dove si incontrano una gattara e un’accattona, un operaio e una puttana, un tossico e un sognatore. Piccoli affreschi neorealisti in forma canzone danno vita ai personaggi che popolano il quartiere, micro storie che si intrecciano e danno vita al macro racconto, prima di prendere l’ultima valigia e iniziare un nuovo percorso di vita.
