
Il sentiero dei mutamenti
Un progetto di Mario Bianchi
Il giardino del Grumello, sarà attraversato dalla magia del teatro di narrazione, con l’impronta speciale di Mario Bianchi. Luogo di trasformazioni botaniche e paesaggistiche, lente e repentine, il parco storico botanico diviene ispirazione e scena per racconti di mutamenti, tratti e ispirati da grandi opere ed autori del passato: da Ovidio, Sofocle e Virgilio, a Manzoni, a Pirandello. Un progetto che rimanda alle celebri creazioni firmate negli anni dal regista e critico comasco e che porta con sé molto del Teatro Città Murata. Assieme a Mario Bianchi, infatti, impegnati nei testi, nella regia e nell’interpretazione ci saranno Giuseppe Adduci (oggi responsabile di Teatro Gruppo Popolare), Stefano Andreoli e Marco Continanza (ai quali è passato il testimone del Tcm) e Giambattista Galli, oggi voce dei Sulutumana, che dal sodalizio con la celebre compagnia comasca di teatro di ricerca hanno tratto linfa mettendo a disposizione la propria creatività.
Gli spettatori accompagnati da un misterioso viaggiatore si inoltreranno per un sentiero molto particolare per ascoltare tre racconti di trasformazione dove Incantamento, Amore e Pentimento, entrati nelle viscere degli esseri umani, sono riusciti a cambiarne l’indole e con essa il destino. Un percorso quindi di metamorfosi, a tappe: la prima alla Serra del Grumello, tra la narrazione di Adduci e la musica di Galli, sempre aperto alle contaminazioni artistiche; la serretta accoglierà il secondo momento curato da Bianchi e con l’attore Massimo Giordani; a concludere il percorso tra i pini vista lago, Continanza sul testo di Andreoli.
L’incantamento (da Pirandello)
di e con Giuseppe Adduci e con Giambattista Galli
L’amore (da Ovidio, Saffo, Virgilio, folklore arabo)
di Mario Bianchi con Massimo Giordani
Il pentimento (da Alessandro Manzoni)
di Stefano Andreoli con Marco Continanza