Giovedì
2
Febbraio
Letteratura
/
Presentazione libri
Incontro con Michela Musante
Un appuntamento di Aspettando Parolario
EVENTO CONCLUSO
Nell’ambito di Aspettando Parolario, incontro con Michela Musante che presenterà L’ospite. Storia di un trapianto (Ancora edizioni) dialogando con Sara Cerrato e Mario Schiani.
Lucrezia, dodici anni, tanta voglia di vivere e una malattia che le sta distruggendo il fegato. In attesa del trapianto, l’autrice, mamma Michela, vive giornate drammatiche al fianco della figlia: notti insonni, visite angosciose in terapia intensiva e consulti con medici e paramedici... fino a quando l’organo compatibile arriva e Lucrezia è pronta per l’ospite.
Scritto con uno stile che raggiunge in modo molto intenso la mente e il cuore dei lettori, questo libro è un racconto partorito in nove mesi di stesura ininterrotta, sul filo di una memoria razionale e appassionata. «Non avrei, nemmeno nei peggiori incubi, potuto immaginare l’orrore che si stava materializzando sotto i nostri occhi. Lucrezia stava morendo. E nessuno si era accorto di nulla». Una storia di dolore e di resilienza. Una testimonianza dirompente sul valore della vita.
Michela Musante, milanese ma comasca di adozione, dopo la laurea in lettere moderne è entrata nel mondo dell’editoria, dove ha lavorato presso la casa editrice San Paolo. L’antica vocazione per la cattedra ha preso corpo ed è tornata a insegnare. Ora insegna al liceo classico – scientifico Marie Curie di Meda.
Lucrezia, dodici anni, tanta voglia di vivere e una malattia che le sta distruggendo il fegato. In attesa del trapianto, l’autrice, mamma Michela, vive giornate drammatiche al fianco della figlia: notti insonni, visite angosciose in terapia intensiva e consulti con medici e paramedici... fino a quando l’organo compatibile arriva e Lucrezia è pronta per l’ospite.
Scritto con uno stile che raggiunge in modo molto intenso la mente e il cuore dei lettori, questo libro è un racconto partorito in nove mesi di stesura ininterrotta, sul filo di una memoria razionale e appassionata. «Non avrei, nemmeno nei peggiori incubi, potuto immaginare l’orrore che si stava materializzando sotto i nostri occhi. Lucrezia stava morendo. E nessuno si era accorto di nulla». Una storia di dolore e di resilienza. Una testimonianza dirompente sul valore della vita.
Michela Musante, milanese ma comasca di adozione, dopo la laurea in lettere moderne è entrata nel mondo dell’editoria, dove ha lavorato presso la casa editrice San Paolo. L’antica vocazione per la cattedra ha preso corpo ed è tornata a insegnare. Ora insegna al liceo classico – scientifico Marie Curie di Meda.
