Piromani delle auto: comuni
pronti a chiedere i danni

I municipi del Triangolo Lariano colpiti dalla sgradita "visita" dei due piromani valutano se costituirsi parte civile e mettersi in coda per rientrare dei danni subiti alla cosa pubblica. Si parla in diversi casi di poche centinaia di euro, ma si tratta di un gesto anche simbolico nei confronti sia dei cittadini che dei due fermati con l’accusa di essere gli autori dei roghi

PONTE LAMBRO I comuni del Triangolo Lariano colpiti dalla sgradita "visita" dei due piromani valutano se costituirsi parte civile e mettersi in coda, una lunga coda, per rientrare dei danni subiti alla cosa pubblica. Si parla in diversi casi di poche centinaia di euro, ma comunque si tratta di un gesto anche simbolico nei confronti sia dei cittadini che dei due fermati con l’accusa di essere gli autori dei roghi: Sergio Cesana 27 anni originario di Erba ma residente a Cesana Brianza (Lecco) e Stefano Ianniello 22 anni, meratese con casa a Triuggio (Monza). Da parte dei sindaci la valutazione di un eventuale richiesta danni è ancora in corso, anche perché in alcuni casi i resti delle auto bruciate sono ancora presenti ed è difficile quantificare il danno complessivo. Di certo il pensiero di un minimo rientro, anche simbolico, è presente nelle considerazioni dei sindaci. Per Ponte Lambro il primo cittadino Andrea Cattaneo sembra essere intenzionato a costituirsi parte civile, ritenendo il danno, seppur non eccessivamente rilevante economicamente, importante sotto l’aspetto morale per una comunità intera svegliata nel cuore della notte dal rumore delle esplosioni delle auto.
«La nostra intenzione è, se ci saranno i presupposti, costituirci parte civile nei confronti dei due piromani – spiega il primo cittadino di Ponte Lambro - Per quanto ci riguarda la zona colpita dai piromani ha subito danni: muri, asfalto, illuminazione. Sono situazioni che stiamo valutando, ma da parte nostra ci sembra giusto, se ci sarà la possibilità di un intervento legale, muoverci in questa direzione». Al di là dei danni i sindaci vogliono dare simbolicamente il segnale di esserci, e di essere vicini ai loro residenti colpiti nelle auto e nelle tasche.

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